Dalla pianura del Pinerolese tele, affreschi, calici e ostensori

«Tutte le opere inserite nel Museo, alcune delle quali quasi dimenticate e un po’ trascurate, ora hanno ottenuto una grande visibilità. Sono state restaurate, se necessario, ed esposte indicandone sempre la provenienza, anche perché restano di proprietà della chiesa di appartenenza e sono solo in prestito temporaneo al Museo di Torino» afferma don Natale Maffioli, che ha contribuito alla scelta, alla datazione e attribuzione di quanto è stato esposto.

«Abbiamo incontrato dei parroci molto sensibili e attenti alla salvaguardia del loro patrimonio storico-artistico-religioso e disponibili a condividerlo con un pubblico più vasto» aggiunge don Natale.

Una rapida carrellata su quanto proviene dal basso Pinerolese, cioè l’area che fa capo alla Diocesi torinese e che è seguita da "L’Eco del Chisone", può fornire utili indicazioni per chi cerca tracce della sua parrocchia nel Museo.

Pinacoteca: S. Uberto, Pietro Francesco Guala (1698-1757), olio su tela, prima metà XVIII sec., parrocchia S. Maria del Borgo e S. Caterina, Vigone; Adorazione dei Magi, Pietro Alessandro Trono (1697-1781), olio su tela, metà XVIII sec., S. Maria Maddalena e Stefano, Villafranca.

Scultura: Eterno Padre, maestro piemontese, legno scolpito, S. Maria del Borgo e Caterina, Vigone; Modello dell’altare del santuario Beata Vergine del Pilone di Moretta, G. B. Borra - G. A. Ricca, 1768, Moretta; Reliquiario a ostensorio, inizio XIX sec., legno dorato, S. Siro Vescovo, Virle.

Oreficerie: Pisside ostensorio, bottega piemontese, metà XVII sec., ottone sbalzato e cesellato, Vigone; Pisside, bottega piemontese, seconda metà XVIII sec., Vigone; Ostensorio, Pietro Borrani, inizio XIX sec., argento fuso con pietre colorate, Villafranca; Ostensorio, argentiere piemontese, metà XVIII sec., argento sbalzato, Villafranca.

Statue: Cristo alla colonna e S. Giacomo, Francesco Ladatte (1706-1787), metà XVIII sec., carta pesta dipinta, Beinasco.

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Paola Molino