Cota ed il cavallo errante
Su Pinerolo rischia di abbattersi un macigno. È quello costituito dalla gestione della futura Scuola di equitazione. Lavori non ultimati, ma dopo cosa accadrà? La Fise (la Federazione sport equestri) pare proprio lavarsene le mani senza dar seguito ad un accordo generalista che aveva assunto anni fa.
Abbiamo interpellato il suo presidente, Paulgross, ma fa orecchie da mercante. Non risponde neppure alle domande che gli abbiamo sottoposto.
Andare oggi avanti nel progetto della Scuola significa sapere con certezza che ci saranno costi gravosi che nessuno sa chi pagherà. C'era in ballo l'inserimento della Scuola di Pinerolo nella Fondazione del Centro del cavallo de "La Venaria Reale", ma dopo gli spot dell'ex-assessore Oliva - ed è trascorso quasi un anno - fatti concreti non se ne vedono affatto.
Inutile creare una nuova Fondazione a Pinerolo. Solo costi aggiuntivi, pur nel rispetto di una tradizione equestre del Pinerolese, elemento che potrebbe essere trainante anche per una nicchia del mercato turistico.
Cosa c'entra Cota, nuovo presidente della Regione, in tutta questa vicenda? C'entra, eccome. Siccome Cota punta al risparmio (ha tagliato due assessorati facendo risparmiare 800mila euro all'anno al bilancio regionale) pensi anche al risparmio che ne deriverebbe aggregando subito Pinerolo e la sua Scuola ad una Fondazione già esistente. Senza doppioni come, invece, oggi sta accadendo.
Il Centro internazionale del cavallo, diretta emanazione anche dell'università torinese, pare oggi molto interessata anche ai concorsi ippici. Uno, dal 20 al 23 maggio, è a cinque stelle (il massimo della categoria) e certamente avrà un costo anche per la Regione. E pensare che le finalità della Fondazione sono: la formazione professionale, universitaria e post-universitaria, la preparazione sportiva, la ricerca scientifica per il benessere del cavallo, il polo culturale, espositivo, didattico e la ricerca ippoterapica.
Allora Cota, con il suo assessore competente, prenda in mano la situazione. Dia direttive precise e dica se Pinerolo deve entrare, presto, nella Fondazione o se Pinerolo deve mettersi in concorrenza con la Venaria Reale. In questo caso avremmo solo la moltiplicazione dei costi e questo pare proprio che a Cota non piaccia.
Diamogli tempo qualche mese. Importante è avere risposte precise e decisioni conseguenti. Altrimenti tra due o tre anni Pinerolo avrà una Scuola che il giorno dopo verrà subito chiusa perché non si sa da chi e con quali mezzi potrà essere gestita.
Altrimenti assisteremo ad un cavallo errante (come nella letteratura cavalleresca medievale c'era il cavaliere errante) che vagabonda per vasti territori per dimostrare… il proprio valore.
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Paola Molino