«Carissima maestra restituisca 18mila euro»
Al di là delle ragioni e dei torti, che probabilmente potranno essere accertati solo dal giudice del lavoro. Il paradosso è davanti agli occhi di tutti. Andare a dormire la sera convinti che arrivare a fine mese non sarà poi impossibile, e svegliarsi il mattino dopo con un debito di 18mila euro.
È successo a una maestra delle elementari di Roure. Che ha trovato la lettera del Ministero direttamente sulla cattedra. Il cedolino era stato compilato male (dallo Stato, non da lei) per 17 anni. Nemmeno il tempo di fiatare. Il recupero è inziato subito, a rate da 400 euro.
«Dicono che avrei dovuto accorgermene e dichiarare le cinquantamila lire che prendevo in più al mese. Ma io rivendico il diritto di essere considerata una persona onesta. Ora mi sento spremuta da uno Stato patrigno».
di L. Prot
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Paola Molino