Nelle mani di Cota il destino delle Comunità montane
Il futuro delle Comunità montane - compresa quella del Pinerolese - passa dalla scrivania di Roberto Cota. Il neo-governatore leghista non ha ancora preso una posizione chiara sugli enti. Ma ormai è questione di settimane: entro fine giugno è attesa l'approvazione del bilancio regionale. Se il Piemonte col fazzoletto verde al collo vorrà finanziare le Comunità montane, non potrà prescindere dal concedere loro adeguate risorse in quella sede.
Nel frattempo, non si può restare in panciolle. La questione più urgente è quella della crisi del settore manifatturiero della Val Chisone. Il presidente della Cm Coucourde si è associato ai sindaci della valle nella richiesta di un incontro con il governatore Cota. L'assessore alle Attività produttive Demis Donzino attende la nomina del suo corrispettivo in Regione «per svolgere il nostro ruolo istituzionale, dialogando tra enti».
E poi c'è il (lento) processo per la stesura dello Statuto: non si tratta solo di trovare un nome e un logo per la nuova Comunità montana, ma di lavorare per darle un senso. Il Pinerolese, svuotato di rappresentanza politica in Regione, potrebbe trovare voce anche attraverso l'ente che riunisce ben 32 Comuni. Ma solo in presenza di una proficua sinergia con la città di Pinerolo.
di D. Arghittu (continua)
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Paola Molino