Scuola di Cavalleria, tutto da capo
«Ci toccherà bussare, farci conoscere, riaprire il dialogo». In una parola «trovare altri referenti, appoggi sicuri» ora che il terremoto Lega ha sparigliato le carte.
Angelo Distaso si sente spiazzato nel villaggio di Asterix Pinerolo, circondato non dalle Legioni di Roma ma dalle "camicie verdi". I referenti li aveva: Paolo Peveraro e Gianni Oliva. Li ha persi entrambi: «Ed è un guaio considerando l'impegno che hanno profuso per il Centro Fise di equitazione».
Che la "Scuola" sia in cima ai suoi pensieri non l'ha mai nascosto, il generale, preoccupato non tanto dal secondo lotto lavori, già finanziato dalla Giunta Bresso, quanto dalla necessità di rilanciare l'impegno («che ne penserà il nuovo assessore? Oliva lo riteneva prioritario») di inserire la nascente struttura nella Fondazione del Centro del cavallo di La Mandria per garantirne, è l'unico modo, la sostenibilità gestionale.
Va da sé che Distaso andrà al più presto a caccia di rassicurazioni. «Perseguo l'obbiettivo da vent'anni (a nome e per conto della città, beninteso) e non intendo gettare la spugna». Tirerà in ballo anche i concorsi ippici di settembre tenuti in vita dall'essenziale contributo di Piazza Castello. «L'anno scorso ha erogato 80mila euro. Se venissero a mancare…».
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino