Stupinigi, caccia al cinghiale

Doppio pericolo: per colture e viabilità

NICHELINO - Battuta al cinghiale nel Parco di Stupinigi giovedì scorso. Una decina le prede poi distese e "bollate" nel cortile di una cascina del Borgo che attornia la Palazzina di caccia di Stupinigi. È una pratica ricorrente quella dell'abbattimento dei cinghiali che è organizzata dalla Provincia e affidata al braccio secolare delle associazioni dei cacciatori, ai "selecontrollori". In genere sono gli agricoltori della zona di Nichelino, Orbassano, None, Candiolo che avvertono la necessità di selezionare questi ungulati. È quindi avvisato l'Ente Parco di Stupinigi che organizza con la Provincia le battute selettive. Le associazioni dei cacciatori collegate all'Ambito territoriale caccia eseguono. A Stupinigi è una pratica ricorrente. I cinghiali sono ormai così numerosi da costituire un doppio pericolo: per la viabilità della zona e per le colture, che i cinghiali sono soliti invadere devastandole. I danni da incidenti (persone e auto) e alle coltivazioni li liquida la Provincia con un contributo della Regione. Alla penultima battuta a Stupinigi hanno partecipato anche il presidente della Provincia Antonio Saitta e l'assessore alla Tutela della flora e fauna Marco Balagna. Dice l'assessore: «I cinghiali cacciati sono venduti nei sette macelli autorizzati dalla Provincia e l'introito va alla Provincia. La squadra che partecipa alla battuta può trattenere due capi».

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Paola Molino