Firme false per le liste regionali
BAGNOLO - Vi sembra possibile che Marco Bruno, consigliere comunale bagnolese del Pdl, o l’ex-sindaco di Bagnolo Francesco Beriachetto, notoriamente centrista, possano firmare la presentazione alle elezioni regionali della lista del Partito comunista dei lavoratori? Impossibile!
È questo che avranno pensato gli impiegati del Comune di Bagnolo i quali, una decina di giorni fa, hanno visto un fax su carta intestata del Partito comunista pervenuto in Comune con la richiesta dei certificati elettorali di una serie di persone tra cui, appunto, Bruno e Beriachetto. La legge, infatti, prevede che coloro che desiderano presentare una lista alle elezioni regionali raccolgano le firme necessarie su modelli in cui sono indicati i dati anagrafici e gli estremi del documento di identità dei sostenitori della lista. Tali firme vengono autenticate, tra gli altri, da un funzionario pubblico, un sindaco o da un consigliere provinciale e poi i responsabili della lista devono richiedere al Comune di residenza dei firmatari i certificati elettorali e consegnarli insieme alle firme per la presentazione della lista.
Il fax pervenuto in municipio conteneva i dati e le firme di una sessantina di bagnolesi (tra cui appunto Bruno e Beriachetto) che sostenevano il Partito comunista dei lavoratori e richiedeva, per tali cittadini, copia del certificato elettorale. Qualcuno in Comune, forse pensando in un primo momento ad uno scherzo o ad una strana manovra politica, ha chiesto spiegazioni al consigliere Marco Bruno il quale è però caduto dalle nuvole ed ha subito informato della cosa l’ex-sindaco Francesco Beriachetto.
Quest’ultimo, allora, è andato all’Ufficio anagrafe bagnolese ed ha parlato con gli impiegati comunali, i quali gli hanno detto che avevano ricevuto il fax di richiesta dei certificati elettorali e, secondo legge, avevano poi consegnato i certificati ad un tizio che si era presentato dicendo di essere il rappresentante del Partito comunista dei lavoratori.
Francesco Beriachetto racconta la vicenda: «Ho chiesto agli impiegati comunali di poter vedere il fax con le firme e la richiesta dei certificati ed ho constatato che vi erano i miei dati anagrafici e il numero corretto della mia carta d’identità; la firma era invece falsa, anche se cercava di imitare la mia. C’erano poi tanti altri nomi di bagnolesi, molti dei quali so essere di centrodestra. L’autentica delle firme era stata fatta dal consigliere provinciale De Marchi, della Lega Nord e ho capito che probabilmente era anch’essa falsa».
M. Clericuzio
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Paola Molino