Collezioni africanistiche al Museo di Torre

Sabato 27 conferenza

Cerchi le Bibbie, la colubrina di Gianavello… E trovi una bella sezione di oggetti africani. Il Museo valdese di Torre Pellice riserva curiose sorprese: e le collezioni africanistiche, recentemente riordinate e inventariate, sono tra le "gemme" più inattese.

Se volete saperne di più, sabato 27 - alle 17 - la Casa valdese di via Beckwith 2 ospita una conferenza dedicata. Organizzano la Fondazione Centro culturale valdese, con la collaborazione del Centro piemontese di studi africani. Intervengono esperti del settore come Costanza Prada, Gualtiero Giuglard e Renato Coïsson.

Gli oggetti di origine africana - ben 350, provenienti da Togo, Gabon, Zambesi, Lesotho, Madagascar ed Eritrea - sono legati all'attività missionaria che i valdesi intrapresero tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, al seguito delle missioni protestanti francesi. «Molti reperti furono inviati a Torre Pellice da Adolfo e Luigi Jallà - spiega il conservatore del Museo valdese, Marco Fratini -. Si tratta soprattutto di oggetti di vita quotidiana, dai cucchiai ai poggiatesta». In questo risiede l'interesse principale: in genere le collezioni africanistiche privilegiano oggetti folkloristici o religiosi.

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Paola Molino