Inchiesta su Plan e Pattemouche: in tre scelgono il rito abbreviato
PRAGELATO - In Tribunale, la scorsa settimana, si è tornato a parlare di Plan, Pattemouche e di tutto quanto costruito all'imbocco della Val Troncea negli ultimi 15 anni. Oltre 400 alloggi per complessivi 55mila metri cubi in quelle che già il Pai (Piano di assetto idrogeologico) aveva definito come «aree di conoidi attivi o potenzialmente attivi non protette da opere di difesa e sistemazione a monte con pericolosità molto elevata». Qui gli inquirenti avevano ipotizzato gravi rischi di dissesto idrogeologico, esondazione e frana. Nel gennaio 2008 una mega inchiesta del pm Ciro Santoriello aveva portato a clamorosi sequestri e, nel maggio scorso, a quattro richieste di rinvio a giudizio.
I nomi. Per quanto riguarda il lussuoso Pragelato Village Resort (oggi al nome si è aggiunto .biz), Federico Rol e Tiziana Rivoiro (assistiti dall'avv. Luca Paparozzi), in qualità di dirigente ed impiegata dell'Ufficio tecnico del Comune di Pragelato. Quanto alle palazzine di Plan (43 per totali 258 alloggi, un parcheggio e un parco giochi), ancora Rol, più Vittorio Coggiola (avv. Sergio Cellerino) e Giuseppe Piana (avv. Paolo Davico Bonino), in qualità di legali rappresentanti delle società che in quell'area hanno costruito, Plan 2000, Val Troncea Srl, Plan Narcisses, Pattemouche 2000.
Santoriello e il procuratore Amato contestano a tutti il pericolo di disastro colposo, e a Rol e Rivoiro anche l'abuso d'ufficio.
La novità di giovedì scorso, 11 febbraio, è che in quell'udienza preliminare Rol, Rivoiro e Coggiola hanno scelto il rito abbreviato, "condizionato" all'audizione di un consulente di parte (il geologo Gianfranco Bortolami). Tutti comunque tornano in aula il 3 giugno (ore 9,30) per la conclusione della fase istruttoria. Saranno sentiti i consulenti (compresi quelli del pm, Silvano e Pasuto) e interrogati gli imputati. Poi il giudice Luca Del Colle fisserà la data per la discussione.
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Paola Molino