Trampolino e bob, si cercano garanzie

La promozione delle attività invernali nei due costosissimi siti: ipotesi pool
«Ripartire gli oneri, non smobilitare» - Avanzo (10 milioni) dell'Agenzia per gestire?

Cesana nella storia, con l'ennesima impresa di Zoeggeler sabato scorso. Pista di bob e trampolino di Pragelato al centro di manovre per un futuro che non lasci in disparte la componente sportiva, ipotesi mica tanto scolastica: per questo nei giorni scorsi si è iniziato a gettare un argine al rischio di una eclatante, definitiva chiusura di sipario sull'attività sportiva invernale nei due siti da sempre costosissimi sul piano gestionale.

Lo erano al tempo dei Giochi, lo sono e lo saranno con l'affidamento trentennale delle strutture al socio privato Live Nation (ricorso dell'esclusa Gl, accolto dal Tar Piemonte), colosso dell'intrattenimento. «Diciamo forte che con l'ingresso del nuovo socio non si trascurano affatto le potenzialità sportive, verrà scongiurata la chiusura dell'impianto dell'ammoniaca che decreterebbe la morte tecnica della pista di bob». Da un lato rassicurano Pierpaolo Maza e Paolo Bellino, testimoni del passaggio di consegne pubblico-privato (il primo futuro presidente della Fondazione, il secondo direttore generale Parco olimpico).

Aldo Peinetti

(continua)
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