Caprilli e la Belle Époque
Federico Caprilli fu un protagonista indiscusso della Belle Époque. Inventore del metodo naturale che rivoluzionò il modo di andare a cavallo, esportato poi in tutta Europa, fu anche un grande tombeur de femmes. In quest'ultima attività fu un antagonista di D'Annunzio.
Un libro del giornalista e scrittore Lucio Lami ricostruisce la sua storia, a partire dalla sua infanzia livornese fino alla morte sopraggiunta a Torino, con dovizia di particolari e un ricco apparato iconografico. In mezzo la nascita di un mito che irritò molto lo Stato maggiore dell'Esercito, mettendolo spesso in difficoltà per i suoi comportamenti.
Caprilli rese celebre tra gli ufficiali e gli ippomani di tutta Europa Pinerolo e la sua scuola di equitazione, come nessuno altro mai né prima né dopo di lui.
di P. Molino
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino