Sguardo sul Centro S. Quirico

Nichelino, il quartiere riunisce più di 7.000 abitanti
Il comitato chiede più attenzione ai problemi da parte delle istituzioni

NICHELINO - Centro S. Quirico nasce dall'unione dei due quartieri che danno il nome all'attuale comitato: dalla stazione, fino ai confini di Moncalieri, 7.000 abitanti sono riuniti sotto lo stesso stemma. Nel gazebo di via Bengasi, sede dell'associazione presieduta da Antonio Pontari, ci si ritrova tutti i pomeriggi e in occasione delle feste: «Non ci occupiamo solo dell'aspetto ludico, ma di tutti i problemi degli abitanti. I comitati di quartiere sono stati recentemente regolamentati, anche a livello giuridico e fiscale, dallo stesso Comune», spiega il presidente. E aggiunge: «Il problema è che non c'è un collegamento vero e proprio tra l'Amministrazione e il quartiere».

«Le promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute: l'Amministrazione ci ha risposto che mancano i fondi», interviene Claudia Gamberoni, consigliere. I membri del direttivo hanno pensato di reinvestire i soldi ricavati con le feste in piccoli interventi sull'arredo pubblico, ma, ovviamente, le migliorie da apportare sono spesso di ben altra portata: «Siamo volontari: il nostro compito è quello di sorvegliare, ascoltare le persone e far presente all'Amministrazione le loro necessità», continua Gamberoni.

Il campetto nel giardino di via Bengasi, ad esempio, necessita di una nuova recinzione e di una sistemazione del terreno, mentre il passaggio sulla ferrovia che dovrebbe sbucare in via Paesana non è ancora stato terminato. «Vogliamo lasciare un segno e, attraverso la consulta dei quartieri, dare il nostro parere su argomenti importanti per la città: alcuni recenti interventi architettonici sono incomprensibili». Altro argomento che appassiona i cittadini è quello della chiusura di via Torino al traffico: «Siamo contrari, per i commercianti sarebbe deleterio». Continua anche la protesta sulla modalità di raccolta differenziata.

Per quanto riguarda i momenti di aggregazione all'interno del gazebo (in cui è regolarmente attivo il servizio ristoro), e nel giardino circostante, sono diversi e variegati nel corso dell'anno. Dalla festa del quartiere, che si svolge a giugno in tre serate, a quella di Halloween, la notte del 31 ottobre, quando interviene la banda Puccini, fino all'addobbo dell'albero l'8 dicembre e alla festa della Befana, che pochi giorni fa ha riunito un'ottantina di bambini. A dicembre, inoltre, un'iniziativa festosa, con tanto di Babbi Natale al seguito, coinvolge ormai da alcuni anni le quattro scuole dell'infanzia e primarie del quartiere. Anche in questo frangente, l'accordo con il Comune non sembra essere totale: «Non vengono rispettate le nostre date, presentate ad inizio anno ed a volte si sovrappongono le iniziative».

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Paola Molino