Rubata l'auto a una vigilessa dopo il pellegrinaggio mariano
BARGE - È bastato un attimo di distrazione, mentre scaricava i bagagli davanti alla casa di un familiare, in via Nazionale a Paesana, dopo il lungo viaggio di ritorno dal santuario mariano di Medjugorie, in Bosnia Erzegovina. Una breve vacanza, per il pellegrinaggio, finita nella tarda serata del 5 gennaio con il furto dell'auto, una Fiat Marengo.
L'auto apparteneva a O.M.C., 49enne residente a Villafranca, agente della Polizia municipale di Torino.
La serata è finita con le manette ai polsi di un extracomunitario nordafricano, G.R. 34enne, già noto alle Forze dell’ordine, arrestato per il furto dell'auto dai Carabinieri di Barge.
A indirizzarli nella giusta direzione, comunicazione al 112 da parte della proprietaria. Tanto tempestiva che l'Arma ha potuto attuare il dispositivo previsto, allertando le pattuglie e i comandi nelle vicinanze.
Poco dopo, infatti, la pattuglia della Stazione di Barge ha intercettato la Marengo e il conducente, alla vista dei militari, ha scelto di tentare la fuga. L’inseguimento è durato una manciata di minuti, con più di un tentativo di far uscire di strada gli inseguitori. Manovre pericolose, ma maldestre: la corsa è finita nell'abitato di Barge, in via Torino, dove il ladro ha sbandato ed è finito impantanato sul ciglio erboso.
L'uomo, portato nel carcere "Morandi" di Saluzzo, non aveva neppure la patente. L’autovettura è stata subito riportata alla vigilessa derubata, grata per la "miracolosa" restituzione.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino