Frossasco: i dubbi della minoranza sul Parco fotovoltaico alla Kastamonu

Frossasco: i dubbi della minoranza sul Parco fotovoltaico alla Kastamonu
Giovedì 21 Marzo 2024 - 11:49

Il progetto di un parco fotovoltaico nel cortile dello stabilimento Kastamonu (ne abbiamo parlato qui) desta preoccupazione all'interno del gruppo di minoranza Vivere Frossasco. Portata ieri in Consiglio comunale nell'ambito delle comunicazioni del sindaco (modalità che non prevede dibattito), la questione è infatti stata oggetto di una lunga dichiarazione di cui si è fatta portavoce la consigliera Rosanna Napoli: a suscitare forte perplessità è innanzitutto il fatto che «dai documenti che abbiamo acquisito, emerge che al momento non esiste nessun “progetto ufficiale” bensì una mera e scarna richiesta preliminare. La richiesta di parere che Kastamonu fa al Comune, in quanto unico ente che dovrebbe esprimersi, non prevede assolutamente lo smantellamento del sito industriale per farne un parco fotovoltaico, bensì ipotizza esclusivamente l’installazione di pannelli su terreni di pertinenza, interni al sito o esterni uso agricolo». Non solo. Il timore del gruppo è che l'intervento possa in futuro addirittura agevolare la costruzione del co-inceneritore: «Poiché non sono noti i programmi futuri della Kastamonu, ricordiamo che passare da azienda inattiva ad azienda attiva su un territorio permette in alcuni casi di poter accedere a procedure semplificate per gli ampliamenti di attività». Anche l'aspetto comunicativo è piaciuto poco: all'Amministrazione è stato fatto notare (da Vivere Frossasco e dal consigliere Aldo Remondetto) che nel comunicato diramato martedì 19 dal sindaco Federico Comba a mezzo Facebook si parla di «“illazioni infondate e strumentali”: parole che inducono chi legge a credere che il progetto di inceneritore fosse fantasia dei detrattori e che oggi se ne sveli il complotto, rassicurando Frossasco e il Pinerolese che quell’impianto non si realizzerà mai».

Nessuna replica in Consiglio da Comba: dal momento che per le comunicazioni del sindaco vengono concessi tre minuti di intervento ma non è prevista una risposta, il suggerimento del primo cittadino è infatti stato quello di «utilizzare gli strumenti a disposizione dei consiglieri che desiderino formulare delle domande», ovvero un'interrogazione al prossimo Consiglio.

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