Cambiamento climatico: le sfide all'economia sull'Eco Extra di marzo

Cambiamento climatico: le sfide all'economia sull'Eco Extra di marzo
Mercoledì 6 Marzo 2024 - 08:15

In questi giorni le pagine dei social sono intasate di foto della grande nevicata del fine settimana. Dopo mesi di siccità, i costoni delle montagne ancora brulli sono stati ricoperti da un manto di neve che ha superato di gran lunga il metro in poche ore. Giusto festeggiare all'idea delle falde nuovamente colme d'acqua e per le piste di sci finalmente praticabili. Ma non dobbiamo pensare che una nevicata eccezionale possa cancellare i problemi del cambiamento climatico. Cambiamento che in realtà è relativo più alle temperature (mai così alte come nel 2023) che alla quantità di precipitazioni. 

Insieme alla copia de L'Eco, questa settimana troverete in edicola l'edizione di marzo de L'Eco Extra, anche in abbonamento e nella versione digitale cliccando sul link.

Il tema del mese è: "Economia e ambiente: intreccio fatale". Un’inchiesta con testimonianze importanti sulle sfide che il cambiamento climatico lancia al mondo economico.

 

TRANSIZIONE ENERGETICA: NON C'È TEMPO DA PERDERE

Il tema del mese scelto per L'Eco Extra di marzo è ben rappresentato dalla sua copertina: la natura che invade la tecnologia e viceversa. Lo abbiamo definito "Intreccio fatale" perché da come si evolverà questa contaminazione tra economia e ambiente dipende il nostro futuro. 

Le pagine dell'Eco Extra di marzo 2024 non sono dedicate al tema della salvaguardia dell'ambiente, ma piuttosto a capire, non certo in modo esaustivo, come i cambiamenti climatici, la transizione energetica influiscono sulle strategie economiche e quanto gli attori politici e produttivi riusciranno non solo ad adattarsi, ma sono preparati a cogliere anche le nuove opportunità che il cambiamento ci offre. 

Per avere delle risposte ci siamo rivolti soprattutto a chi sta sul campo e ogni giorno deve risolvere problemi che fino a non molti anni fa non avrebbe nemmeno immaginato di dover affrontare. Testimonianze che convergono su un punto: non c'è tempo da perdere, occorre agire con urgenza e riconoscere i problemi.

Lo spiega bene l'economista Giulio Buciuni, professore di Geografia economica al Trinity College di Dublino ma di casa nel Pinerolese. Con lui abbiamo affrontato il tema delle periferie (perché anche queste sono ambiente) messe in crisi dalla trasformazioni digitali e ambientali. Avverte: «Il fattore che più frena il cambiamento in questi territori è l'incapacità di riconoscere il loro gap di conoscenza e l'urgenza di agire».

Dell'urgenza di agire parla il presidente dell'Unione Industriale, Giorgio Marsiaj nella parola del mese: "Sfide".

In questo contesto è inevitabile occuparsi di transizione energetica: ci siamo rivolti a uno dei maggiori esperti italiani che abbiamo la fortuna di avere alla guida della multiutiliy pinerolese Acea, Francesco Carcioffo. Dalla sua analisi una buona notizia: il passaggio dalle fonti fossili alle rinnovabili è ormai un fatto strutturale. Ma avverte, e come lui Guido Saracco ex rettore del Politecnico: il ricorso alle rinnovabili non è risolutivo, da qui le ipotesi su carburanti green e nucleare.

Hanno urgenza di affrontare l'aumento delle temperature le nostre montagne: gestori di impianti, creatori di neve, operatori del turismo sostenibile ci raccontano le loro esperienze. Lo stesso il comparto agricolo alle prese con nuovi parassiti, siccità e direttive europee.

Continua a leggere sull'Eco Extra di marzo, in edicola e in abbonamento anche digitale.

P. S. Quando  abbiamo messo mano a questo Eco Extra eravamo in piena siccità con le montagna brulle, mentre andiamo in stampa siamo piombati in pieno allarme valanghe: inutile dire che è solo l'altra faccia della stessa medaglia.
 

Alberto Maranetto
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