Era attesa per oggi pomeriggio, in Tribunale a Saluzzo, l'udienza preliminare per la questione del car-fluff interrato nei pressi dell'Abbazia di Staffarda e scoperto nel 2008, ma lo sciopero degli avvocati ha costretto il giudice Marco Toscano a fissare una nuova data: 21 giugno, ore 10. Gli imputati sono cinque: i bargesi Giambartolo Ambrogio (altrimenti noto come il "re del riso") e la moglie Maria Bainotti, Bartolomeo Forgia di Villafranca (proprietario della Framet, ditta di demolizione di veivoli), e gli agricoltori Alberto Michele Boeris di Revello e Alessio Maccagno di Villanova Solaro. Pesantissime le accuse ipotizzate: discarica illegale e avvelenamento volontario di acque pubbliche, proprio attraverso l'interramento del materiale che rimane dopo la demolizione delle autovetture (tessuti, gomme, plastiche): rifiuti speciali che richiedono un'apposito trattamento in discariche speciali. Data la gravità dei reati, se il giudice riterrà che i cinque debbano andare a giudizio, il processo sarà celebrato in Corte d'Assise. Rischiano 15 anni di carcere.
15/03/2012 - 15:11