Autobus, si temono i nuovi tagli
La Provincia di Cuneo sta facendo da battistrada e gli utenti ne farebbe volentieri a meno, nell'applicare la delibera della Regione Piemonte del 28 marzo 2011. Quella, per intenderci, che stabilisce un drastico taglio alle risorse finanziarie alle Provincie per il trasporto extraurbano su gomma. Un 10 per cento in meno per il 2012, poi "aggravato" - nel novembre scorso - da un ulteriore taglio del 5 per cento.
Inevitabile la risposta di Granda Bus, il consorzio di 18 imprese locali vincitrici della gara d'appalto per fornire il servizio dei prossimi sei anni. Razionalizzare - ovvero diminuire i servizi - questo l'obbligo imposto alle aziende da parte della Provincia di Cuneo. Una prima tranche di provvedimenti è partito a novembre del 2011; il secondo, dal 1º gennaio; ed altri partiranno nei prossimi mesi.
Tra le tratte colpite, anche la Martiniana Po - S. Gobain Savigliano, linea operaia soppressa all'inizio dell'anno. Ma la "road map" dei tagli prevede un intervento ancora più duro da aprile, con la soppressione dei servizi festivi infrasettimanali e domenicali, e da metà giugno a settembre (con esclusione delle corse sostitutive ferroviarie) di alcune linee utilizzate, in particolare, dagli studenti. Per le due settimane a ridosso di Ferragosto, stop anche a tutti i servizi sulla Saluzzo-Paesana, sulla Saluzzo-Bagnolo (che prevede corse solo feriali), sulla Saluzzo-Torino e la Saluzzo-Pontechianale. Provvedimenti che colpiscono esclusivamente le fasce deboli della popolazione, quelle che utilizzano maggiormente i mezzi pubblici. «Le aziende di trasporto hanno fatto ricorso al Tar per opporsi a questa razionalizzazione - spiegano a Granda Bus -, ma questi tagli non possiamo che subirli». Un'altra preoccupazione, inoltre, serpeggia tra i dipendenti. Questi tagli mettono in pericolo il posto di 50 dipendenti del Consorzio.
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Paola Molino