Al Forte di Fenestrelle presentato il Cammino in 14 tappe "Le Strade dei Forti"

27/03/2025 - 18:21

Il Cammino "Le Strade dei Forti" sta diventando un'offerta turistica concreta. Dopo anni di progettazione e studio, con due fasi finanziate dal bando "In Luce" della Fondazione Compagnia di Sanpaolo, e l'inserimento nella terza fase di "follow up", il progetto di valorizzazione turistica che federa tutto il Pinerolese è stato presentato oggi al Forte di Fenestrelle, bene faro e luogo più rappresentativo del tema scelto per collegare il territorio.

La sede non è stata casuale. Lo scorso 25 marzo la città di Pinerolo, Comune capofila del progetto, ha deliberato il protocollo di intesa tra enti territoriali che coinvolge anche la fortezza attraverso l'associazione Progetto San Carlo Onlus che la gestisce. Ne fanno parte con questi primi due enti anche i Comuni di Fenestrelle e Usseaux, la fondazione La Tuno, la Fondazione Centro Culturale valdese, Turismo Torino e Provincia, l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie e il Consorzio turistico Pinerolese e valli.

Con quest'ultimo e il coinvolgimento dei soggetti privati nell'esecuzione pratica del Cammino e di tutto ciò che serve per promuoverlo, organizzarlo e venderlo, si compie il percorso: «Con quest'ultimo finanziamento che abbiamo ottenuto stiamo mettendo le ali» ha detto Alina Pratola dell'Associazione Studio Artena che si occupa di progettazione e didattica ambientale ed è il destinatario individuato da tutto il territorio per gli 80 mila euro del terzo finanziamento di Compagnia di Sanpaolo da impiegare nel progetto del cammino, che ha comunque un suo business plan per poter procedere sulle proprie gambe. «Con grosso orgoglio abbiamo già tre soggiorni sul nostro nuovo cammino e uno parte da Fenestrelle e fa la parte più difficile, un altro fa la val Pellice e il terzo arriva da un tour operator che non è della nostra zona». Tutti segnali positivi alla nascita del prodotto. «Adesso va ampliata la rete che rende tutto questo un evento speciale».

 

IL CAMMINO IN 14 TAPPE

Il prodotto è un percorso in 14 potenziali tappe che parte da Villafranca Piemonte e attraverso castelli e dimore storiche passa per la pianura, la Pinerolo francese, la Val Chisone fino al Forte di Fenestrelle. «Fino a qui sarà fruibile per tutti e avrà poche limitazioni stagionali, poi si comincia a salire sulla Strada dell'Assietta, nel parco Alpi Cozie, con le strutture fortificate di alta quota e la natura tipica di quelle zone. Si incrocia un pezzo del cammino del Glorioso rimpatrio valdese, si arriva al vallone di Massello, in Val Germanasca, a Prali e si finisce in Val Pellice a Bobbio, tra paesaggi spettacolari ma soprattutto popoli forti». Da Villafranca a Sestriere è prevista anche la possibilità di percorrere il cammino in chiave cicloturistica, non solo a piedi.

  • Tappa 1: Villafranca Piemonte – Cavour
  • Tappa 2: Cavour – Pinerolo
  • Tappa 3: Pinerolo Centro
  • Tappa 4: Pinerolo – San Germano Chisone
  • Tappa 5: San Germano Chisone – Perosa Argentina
  • Tappa 6: Perosa Argentina – Fenestrelle
  • Tappa 7: Fenestrelle – Pian dell’Alpe
  • Tappa 8: Pian dell’Alpe – Casa Assietta
  • Tappa 9: Casa Assietta – Rifugio Mulino di Laval
  • Tappa 10: Rifugio Mulino di Laval – Foresteria di Massello
  • Tappa 11: Foresteria di Massello – Prali
  • Tappa 12: Prali – Conca del Prà
  • Tappa 13: Conca del Prà – Gran Tour del Monviso (o, alternativa, tappa 14)
  • Tappa 14: Conca del Prà – Bobbio Pellice

 

 

TURISMO ESPERIENZIALE

Allegra Alacevich della Fondazione Compagnia di Sanpaolo, si è detta commossa nell'aver visto il progetto crescere: «Non più istituzioni ma persone che hanno trovato le parole, gli strumenti, i modi per addivenire ad accordi e portare avanti un sogno». A margine dell'incontro ha spiegato come convergano verso il prodotto del Cammino tante istanze: «I cammini sono una modalità che bisogna far emergere perché attraggono i turisti che mirano alla sostenibiltià. Perché sono slow, sono green, fanno risaltare le specificità del territorio che possono essere veramente valorizzate dalle culture ai cibi».

«Lungo il percorso si può entrare in contatto con con la varietà del territorio in termini di storia, cultura, natura, esperienza», aggiunge Pratola. Elena Carnero ha spiegato come attraverso la fatica, che accomuna chi viaggia a piedi e in bici, si stabilisce un legame forte con il territorio. «È tipico di tutti i cammini». E la differenza la fa chi si incontra, come si viene accolti. Si entra in contatto con lo spirito di un territorio. Ci si porta a casa il ricordo delle persone incontrate e conosciute. «Ti senti parte della famiglia delle Strade dei Forti». Il marketing turistico ormai suggerisce che la destinazione intesa come paesaggio e monumenti è importante, ma prima viene la scelta della tipologia di esperienza che si intende fare e che poi ci si porta a casa, anche in termini di relazioni con le persone che vivono i luoghi oltre che sotto gli aspetti culturali e gastronomici.

 

L'ORGANIZZAZIONE

L'ufficio prenotazioni sarà gestito dal Consorzio turistico pinerolese e valli con l'Ufficio del Turismo di Pinerolo ma sul sito saranno presenti tutte le strutture ricettive coinvolte anche per chi preferisce organizzarsi in autonomia. Saranno messi a disposizione diversi servizi che i viaggiatori di solito richiedono lungo cammini. A ognuno sarà fornito il kit dei Forti, con le credenziali (la scheda per ricevere i timbri nelle diverse tappe del cammino) e vari gadget. Oltre alla rete di operatori privati e enti territoriali, il Cammino si sta facendo conoscere nelle prime fiere e sta cercando occasioni per fare rete anche con altre realtà come il Cammino di Oropa e i vicini del Monviso e stiamo lavorando per iscriverci a Cammini d'Italia.

 

ESPERTE E CONSIGLI

Sara Furlanetto, cofondatrice di  Va' Sentiero, e Pietro Vertamy, fotografo, editor, creatore di cammini e fondatore di Around the Walk, hanno portato la loro esperienza nel settore dei cammini e del turismo escursionistico nelle terre alte e di mezzo, suggerendo la commistione tra natura e offerta culturale, la necessità di un'educazione alla montagna, e hanno ribadito il valore dell'esperienza: «La maggior parte sceglie il cammino per riscoprire un modo di stare insieme essenziale e sincero». Tra gli altri consigli, la diversificazione per andare incontro a diversi target, dallo zoccolo duro delle persone di una certa età che ha costruito una cultura del cammino e ha maggior capacità di spesa, ai giovani che cercano soluzioni più economiche.

Diletta Zanella che ha raccontato l'esperienza già consolidata del Cammino di Oropa, dove i viandanti hanno portato sul territorio nell'ultimo anno una spesa complessiva siperiore a 1,4 milioni di euro e si pratica un turismo lento, il più possibile su più giorni, a contatto con le comunità locali che si mostrano felici di incontrare i partecipanti al cammino e di raccontare se stessi e la propria terra.

 

I PARTECIPANTI

Alla presentazione non ha potuto essere presente il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che ha inviato un video messaggio a sostegno dell'iniziativa. Poi la vicesindaca di Pinerolo Francesca Costarelli, il sindaco di Fenstrelle Michel Bouquet, il presidente di Progetto San Carlo Juri Bossuto, Davide Rosso della Fondazione Centro culturale valdese - direttamente coinvolta nel progetto -, i presidenti delle Unioni Valli Chisone e Germanasca Danilo Breusa e Val Pellice Mauro Vignola, la content crator Elena Biancardi, Beppe Turina in rappresentanza della presidenza del Consiglio Regionale, Andrea Cerrato presidente della federazione dei consorzi turistici piemontesi, Daniele Ronco di Mulino ad arte. Ha moderato la giornalista Chiara Priante e ha concluso Rossana Turina, presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli. Sono state ringraziate figure importanti per la gestione del progetto: Milena Fossat del Comune di Pinerolo in primis, Giada Armando di TTP, il coinvolgimento del Cai.