L'infinita querelle sulla gestione del palaghiaccio di cui è titolare la società Ice3Pole (ex Sporting) presieduta da Laura Muzzarelli continua a tenere banco, almeno tra gli addetti ai lavori e gli utenti. Soprattutto tra gli agonisti, preoccupati che un'interruzione forzata del servizio, come nel curling, possa danneggiare allenamenti e campionati in corso e che chiedono garanzie sul futuro. Sul fronte dei conti ora arrivano un po' di chiarezza o, se preferiamo, conferme ai dubbi avanzati da più parti sulla situazione debitoria dello società e diciamo anche di quanto parzialmente ammesso, a più riprese, dall'Amministrazione comunale.
LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI
È stata la Corte dei Conti -l'organo giudiziario che si occupa del controllo dal punto di vista della correttezza e sostenibilità finanziaria degli atti amministrativi posti in essere dalle amministrazioni pubbliche - a mettere un primo punto fermo, seppure non aggiornato al 2025, sui conti del palaghiaccio nella sua relazione sul rendiconto 2022 del Comune di Pinerolo.
Esaminando la situazione debitoria dei gestori dell'impianto nei confronti del Comune, il magistrato istruttore Diego Poggi, nella relazione datata 10 marzo, ha sollevato dei rilievi esprimendo preoccupazione per il fatto che il debito «risulta essere complessivamente superiore all'importo delle garanzie rilasciate a beneficio del Comune». Si tratta di una fideiussione di 105.000 euro. Ai rilievi l'Amministrazione Salvai ha risposto esponendo gli interventi messi in atto per rientrare del credito. Risposte ritenute positive dall'organo di controllo. Da qui la decisione di archiviare la posizione del Comune.
Commenta il sindaco Salvai: «Il procedimento (mosso dalla Sezione di Controllo della Corte, e non dalla Procura) è stato archiviato a seguito delle delucidazioni fornite dal Comune. Quindi non sussistono elementi di preoccupazione da parte dei magistrati che fanno il loro lavoro, che è quello di controllare e di segnalare ai Comuni eventuali azioni correttive da mettere in atto».
In realtà nella già citata relazione, il magistrato, pur dando atto delle delucidazioni dell'Amministrazione, insiste nel rilevare: «Stante la situazione è necessario che l'Amministrazione si attivi per far rientrare prontamente il debito entro i limiti dell'importo garantito». E conclude: «Ci riserviamo ogni ulteriore valutazione nell'ambito dei controlli previsti su bilanci e rendiconti successivi».
L'AMMONTARE DEL DEBITO DELLA SOCIETÀ
Cosa sia successo in seguito tra il 2023 e il 2024 e quale sia l'attuale situazione dei conti lo abbiamo chiesto direttamente al sindaco. Risponde Salvai: «Il piano di rientro ante 2024 viene onorato tutti i mesi e attualmente il debito residuo ammonta a 84mila euro. Nel 2024 si è generato un ulteriore negatività pari a circa 140.000 euro, tra canoni e rimborsi energia elettrica» e precisa: «A fronte di alcuni problemi (mancata apertura nei mesi di settembre e ottobre) l'Amministrazione intende riconoscere uno "sconto" sui canoni: stiamo in questi giorni aspettando i conti del Gestore per poi prendere una decisione».
Al lordo di eventuali sconti, il debito al momento ammonterebbe a 224.000 euro: ancora non si può dire che la situazione sia sotto controllo. Il sindaco però ribadisce: «Nel 2025 dovremmo far rientrare il debito entro le garanzie fidejussorie, ovvero stare al di sotto dei 105.000 euro complessivi, come raccomandato dalla Corte».
Ce la farà? O si accumuleranno nuovi debiti nell'esercizio 2025? Si continuerà a dare fiducia? Domande ancora aperte.