Sono andati incontro alla morte all’ultima discesa. Mancavano pochi minuti alle 16 di ieri pomeriggio – giovedì 20 marzo – quando si è consumata la tragedia, nel parco nazionale dei monti Abisko, tra Svezia e Norvegia.
Mattia e Daniele Boër, fratelli e compagni di tante passioni sportive - sci, moto, parapendio - sono morti nel loro ultimo giorno di eliski prima del rientro. «Erano lì da domenica sera – dice Silvia, la cognata di Mattia, davanti al prato all’inglese di strada cascina Garola, dove il 50enne abitava e aveva il suo laboratorio odontotecnico - Per tre giorni, a causa della bufera, non avevano mai volato. Ieri, primo giorno di bel tempo, hanno indossato gli sci e sono partiti con la guida del posto».
Nel pomeriggio, probabilmente alle prese con l’ultima discesa poco prima di rientrare, si stacca un ammasso di neve. La valanga improvvisamente travolge prima la guida, che riesce a galleggiare sulla neve, e poi Bruna, la moglie di Mattia, che finisce tra i pini e non riporta ferite. Il fratello Simone Boër fa in tempo ad aprire l’airbag e si salva senza riportare traumi.
Mattia e Daniele invece vengono travolti dalla valanga. Il primo viene recuperato dalla moglie e da Simone. Provano a rianimarlo ma non più nulla da fare. La sua salma viene poi trasferita dai soccorritori svedesi presso le camere mortuarie dell’ospedale di Kiruna. Il corpo senza vita di Daniele viene invece trovato dopo circa un’ora dal tragico episodio.
«Sull’elicottero che aspettava a terra – aggiunge la cognata di Mattia - c’era Poline, la fidanzata di Daniele. Ora i genitori stanno raggiungendo la Svezia, dove arriveranno entro domattina. Poi le salme saranno trasferite in un altro ospedale per l’autopsia, che in Svezia viene eseguita per questo tipo di incidenti».
Oggi tutta la Val Pellice piange la loro scomparsa: "La drammatica notizia che giunge dalla Svezia ci lascia tutti straziati e sgomenti - scrive l'Hockey Club Valpellice Bulldogs - Nessuna parola può avere un senso di fronte alla tragedia che ha strappato Mattia e Daniele all’affetto dei tanti che li amavano. La grande famiglia dell’hockey si stringe fraternamente a Maura, a Silvio (da tanti anni apprezzatissimo medico legato all’hockey), a Simone (che ha indossato i colori biancorossi), alle famiglie e a tutte le persone che porteranno per sempre Daniele e Mattia nel cuore».
Condoglianze che arrivano anche dall'assessore regionale alla Montagna Marco Gallo: «Un dolore profondo colpisce la Val Pellice e tutto il Piemonte. La tragica scomparsa di Mattia e Daniele Boër, travolti da una valanga sui Monti Abisko, in Svezia, lascia un vuoto difficile da colmare. Due fratelli uniti dalla passione per la montagna, dall’amore per lo sport e l’avventura, che oggi ci lasciano nel modo più crudele. Il mio pensiero, e quello della Regione Piemonte, va alla loro famiglia e, in particolare, al fratello Simone, presente in quei drammatici momenti ma fortunatamente rimasto illeso. Ci stringiamo ai loro cari e a tutti coloro che hanno condiviso con Mattia e Daniele momenti di vita».