I dispositivi per il contenimento della Processionaria del pino sono stati recentemente installati nel parco naturale del monte San Giorgio di Piossasco, una delle aree protette gestite dalla Città metropolitana di Torino.
L’operazione viene effettuata mentre i bruchi sono ancora all’interno dei nidi. E ciò prima che, con l'aumentare della temperatura, abbandoneranno la pianta ospite e, in fila indiana, si dirigeranno in processione verso un luogo adatto in cui interrarsi e formare la crisalide. La pericolosità dei bruchi deriva dai peli urticanti presenti sul loro corpo che, in caso di contatto, possono provocare irritazioni cutanee, alle mucose e agli occhi. Se inalati, i peli urticanti possono causare problemi alle vie respiratorie, sia alle persone che agli animali.
Su alcuni esemplari di pino nero presenti in aree del Parco del Monte San Giorgio molto frequentate dagli escursionisti e interessati da nidi di Processionaria, sono stati collocati dispositivi per la cattura dei bruchi: si tratta di trappole che intercettano le file di insetti evitando la loro dispersione.
«La raccomandazione agli escursionisti - dicono da Città Metropolitana - è di non toccare i collari e i serbatoi collocati sui tronchi degli alberi, non sostare in prossimità delle piante interessate dai nidi (in particolare nelle giornate ventose), evitare di toccare i bruchi eventualmente presenti. La lotta contro la processionaria deve essere attuata in modo mirato, per evitare l'uso eccessivo di pesticidi che potrebbero danneggiare altri insetti utili e compromettere l'equilibrio ecologico».
11/02/2025 - 13:43