«A seguito delle notizie emerse in relazione all’inchiesta giudizia che vede coinvolti la signora Elisa Tarasco e il signor Gabriele Genre per presunta corruzione elettorale, è stata disposta la sospensione della loro iscrizione al partito».
Con poche righe sabato mattina 7 dicembre la federazione provinciale di Fratelli d'Italia, guidata da William Casoni, ha comunicato la decisione di prendere le distanze da Elisa Tarasco, candidata alle elezioni regionali nella lista di Fratelli d'Italia che a fine novembre è stata al centro di un servizio di Report con l'accusa di aver regalato, con l'aiuto del marito Gabriele Genre e della Sipre, società di cui è titolare, buoni carburante per ottenerne in cambio voti. Per questi fatti, i noti imprenditori di Crissolo Tarasco e Genre sono stati indagati dal pm Mario Pesucci della Procura di Cuneo per corruzione elettorale.
Oltre alle dichiarazioni dei coniugi Kanti Fadelli e Diego Brezzo da cui l'inchiesta è partita (e all'esposto presentato dal sindaco di Crissolo Fabrizio Re che ne è conseguito), si è pure di recente aggiunta un'ulteriore testimonianza: quella a Luciano Mobiglia, classe '69. Domenica scorsa l'avevamo incontrato nella sua casa di Borgo di Crissolo (piccola frazione dove risiede così come Kanti e Diego, e dove anni fa gestiva il B&B "La tana del ghiro") raccogliendo un 'intervista pubblicata su L'Eco del Chisone di mercoledì 4.
In quell'occasione Luciano ci aveva dichiarato che Gabriele Genre, venerdì 7 giugno al mercato di Paesana l'aveva avvicinato chiedendogli aiuto "elettorale" per la moglie Tarasco e mettendogli poi in tasca 50 euro. «Li ho subito spesi dal macellaio», ci aveva confidato. «Il giorno delle elezioni Lele (Genre, appunto, ndr) è pure venuto a prendermi a Borgo di Crissolo: mi ha portato al seggio e riportato a casa, perché io non ho la patente. Non ho nessun motivo a dire cose false: se il maresciallo vorrà sentirmi, io ci sono». E così è andata. Subito dopo il nostro articolo, mercoledì scorso, il Maresciallo di Paesana lo ha convocato in Municipio a Crissolo per giovedì 5. Un esame di ben 45 minuti in cui Luciano ha confermato quanto già aveva anticipato nella nostra intervista.
Una testimonianza che, con ottima probabilità, potrebbe entrare nel fascicolo a carico di Tarasco e Genre insieme a quelle di Fadelli e Brezzo. Chissà se altri si aggiungeranno.
«Tale decisione - prosegue il coordinatore provinciale Casoni in merito alla sospensione dal partito disposta proprio questa mattina - presa nel pieno rispetto dei valori di trasparenza e integrità che guidano l’azione politica di Fratelli d’Italia, è volta a tutelare il buon nome del partito e a garantire la piena fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. Confidiamo nell’operato della magistratura affinché venga fatta piena luce sui fatti e che i diretti interessati possano chiarire la propria posizione e dimostrare la loro estraneità alle accuse. Fratelli d’Italia ribadisce il proprio impegno a operare con correttezza e trasparenza, valori imprescindibili che rappresentano la base del rapporto di fiducia tra il partito e i cittadini».
Articolo modificato alle ore 11,43 di sabato 7 dicembre.
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