Non accenna a fermarsi la crisi industriale che ormai da tempo ha colpito le aziende del Torinese, dal comparto automobilistico alla logistica. A rischiare di farne le spese, questa volta, sono i lavoratori dello stabilimento rivaltese di Trasnova, una delle aziende impegnate nelle spedizioni delle autovetture prodotte da Stellantis.
Nei giorni scorsi, infatti, è stato annunciato il mancato rinnovo dell’appalto con il colosso dell’automotive, in scadenza al prossimo 31 dicembre.
È per questo motivo, vista l’incertezza per la continuazione delle attività e l’esaurimento degli ammortizzatori sociali, che le organizzazioni sindacali hanno dichiarato, durante la giornata di lunedì 25, uno sciopero di 32 ore per i successivi giorni della settimana, da martedì 26 a venerdì 29, oltre a richiedere un confronto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
I dipendenti dell’azienda, nel frattempo, hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli di Mirafiori. «Per i lavoratori di Trasnova si apre un periodo particolarmente difficile, con il rischio concreto di perdere il posto di lavoro - dichiara Igor Albera, segretario di Fim-Cisl Torino e Canavese -Serve un intervento rapido, concreto e consistente del mondo politico e dell’azienda. Sarà un 2025 complicato: se non lavoreremo tutti insieme nella stessa direzione e con senso di responsabilità non ne usciremo bene».