La partita dell'acqua sta mettendo in grande pericolo la coesione del territorio dopo l'attacco senza precedenti del sindaco di Pinerolo Luca Salvai all'azienda e al suo amministratore delegato Carcioffo.
Era partita solo ieri la lettera dei sindaci soci di Acea Spa indirizzata all'Autorità d'ambito per chiedere si soprassedere al passaggio della gestione operativa del ramo acqua dalla multiutility pinerolese alla torinese Smat spa allo scopo di approfondire il lato economico e occupazionale del delicata questione che da Città metropolitana e Ato3 è arrivato il no a ogni ipotesi di compromesso. Affermano i due enti in un comunicato stampa: «Si tratta di una vicenda che si protrae da diversi anni – sono le parole di Jacopo Suppo vicesindaco di Città metropolitana di Torino –La Corte dei Conti ha già respinto soluzioni locali alternative e crediamo immotivate le preoccupazioni di alcuni amministratori locali del Pinerolese, considerato il fatto che da più di un anno si è lavorato per rendere sostenibile questa transizione». Conclude Suppo: «In tutti i percorsi di aggregazione già realizzati fino ad ora da SMAT con altre aziende pubbliche è sempre stata assicurata la tutela dei lavoratori, che non è mai stata in discussione e sulla quale vigileremo come nelle altre occasioni».
Aggiunge la Presidente di Ato, Loredana Devietti (sindaco di Ciriè): «Dispiace che un processo che, dopo diversi confronti e interlocuzioni, sembrava avviato verso l’adesione al gestore unico, come previsto dalla legge, sia stato adesso messo in discussione e ringrazio il sindaco di Pinerolo Luca Salvai che si è speso, insieme ad altri sindaci che lo hanno sostenuto, per cercare di portare avanti l’iter che dopo la proroga sta arrivando alla scadenza per gli adempimenti di legge. L’Autorità d’Ambito ATO 3 continuerà nella sua azione di attenzione e supporto del territorio per ogni necessità in merito, si rende disponibile a gestire, come in altri casi, questa fase di passaggio di ACEA contemperando le esigenze dei cittadini e quelle dei Comuni soci e deii dipendenti s». Posizioni già espresse ai sindaci del Pinerolese dal sindaco Salvai al ritorno da un incontro a Torino in cui è stato convinto dal 2020 direttore dell’Autorità d’Ambito Idrica Torinese Roberto Ronco che la richiesta di soprassedere sarebbe stato "un atto di ostilità verso la stessa Ato e avrebbe aperto un contenzioso legale". Da qui il rifiuto di Salvai di firmare la lettera ritenendo inoltre che stessa fosse stata una forzatura dell'azienda e del amministrartore delegato Carcioffo anche se in realtà era sta concordata in assemblea dia sindaci. Salvai ha poi chiesto e ottenuto un nuovo incontro con i sindaci Acea , giovedì a Pinerolo.
Situazione che sempre nella serata di giovedì ha indotto una settantina di dipendenti Acea a protestare sotto il Municipio di Pinerolo e a chiedere che l'amministrazione si impegnasse a difendere l'azienda, con momenti di forte tensione quando il sindaco è sceso in strada davanti al Municipio. Poco dopo partivano le accuse sul fatto che la manifestazione fosse stata concordata con l'azienda. Su questo punto intervenivano con un comunicato le stesse organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che respingeva al mittente le accuse senza però mai citare il sindaco:« Sembrerebbe essere stata ventilata, durante un momento di confronto pubblico avvenuto ieri sera davanti al Comune di Pinerolo, la possibilità di una ipotetica regia che piloti anche le scelte e le azioni sindacali. CGIL CISL UIL, anche a nome delle proprie categorie, respingono fermamente queste ipotesi e ricordano che nel confronto, sino ad oggi mantenuto, relativamente alle ricadute del passaggio del servizio idrico hanno sempre messo al centro della propria azione la difesa del dato occupazionale, della qualità del servizio erogato ai cittadini e il fondamentale mantenimento della gestione del servizio dentro il perimetro pubblico. Respingiamo pertanto, qualora ci siano state, le accuse di strumentalizzazione e richiamiamo la politica al proprio ruolo, assumendosi le proprie responsabilità con modalità e toni volti a garantire la difesa dei punti sopra menzionati».
Ma come detto il corto circuito innescato dal sindaco non finisce qui. La vicenda rischia di avere peggiori conseguenze nel momento in cui il sindaco Luca Salvai, venerdì ha attaccato in modo scomposto e strumentale L'Eco del Chisone e la Cooperativa Editrice Cultura e Comunicazioni sociali, colpevoli di di avere dato voce ai dipendenti e sul ruolo nella stessa dell' ad di Acea Francesco Carcioffo , sfiduciando di fatto quest'ultimo con inequivocabili dichiarazioni pubbliche, innescando in questo modo il rischio di una crisi della governace all'interno dell'azienda che, se portata alle estreme conseguenze, metterebbe in serie difficoltà l'azienda e il territorio. E' quello che temono sindacati, lavoratori, sindaci. Sintetizza il presidente dell'Unione Montana Pinerolese Vignola: «La lettera è stata modificata, ma l'impianto non cambia, vogliamo discutere con tutte le parti in causa Città Metropolitana, Ato, ma anche Regione i termini della vicenda e ottenere le dovute garanzie anche di ordine economico, tutto questo, come è stato detto fin dal principio nell'interesse del territorio e dei cittadini che non possono permettersi di mettere a rischio il futuro dell'azienda,: l'invito a tutti e di trovare la strada del dialogo riportando la vicenda nei canali del corretto confronto isitutuzionale».
Vedremo se il sindaco di Pinerolo sarà in grado di fermare il corto circuito da lui stesso innescato o preferirà un salto nel buio.
A.M.