Omicidio di Roletto, oggi il saluto a Ailton: cerimonia funebre strettamente privata

06/09/2024 - 12:56

La Procura di Torino ha dato il nulla osta per il seppellimento di Ailton Romagnollo, il quarantenne ucciso con una spranga di ferro venerdì 5 luglio dal padre Pierangelo, 80 anni, nel cortile della villa di Roletto in cui convivevano. Finora il corpo dell'uomo era custodito in una cella frigorifera dell'Ospedale civile di Pinerolo. 

L'autorizzazione al seppellimento (ma non all'eventuale cremazione, come sempre in questi casi), sta a significare che il medico legale, dott. Roberto Testi, ha eseguito l'autopsia anche se ad oggi le risultanze non sono ancora note all'avv. Domenico Verrastro, amico da decenni e difensore di Romagnollo. L'ex imprenditore (fondatore della ditta Bloc Serrament di Bricherasio) fin dalla sera dell'8 luglio è in custodia cautelare ai domiciliari da amici di Roletto, come disposto dal gip Stefano Sala. 

Oggi pomeriggio è quindi prevista una piccola cerimonia funebre, in forma strettamente privata, per dare l'ultimo saluto ad Ailton: adottato in Brasile dai coniugi Romagnollo (Piero e la moglie Teresa Lazzaro, deceduta 10 anni fa) quand'era piccolissimo. Dopo la benedizione (alle ore 15, nella camera mortuaria dell'Ospedale di Pinerolo), il feretro verrà portato al cimitero di Roletto, là dove già riposa la mamma. 

 

Il difensore: «Attendiamo di conoscere gli esiti dell'autopsia»

«Noi non abbiamo nominato un nostro perito - puntualizza Verrastro - attendiamo il deposito della perizia (compresi esami tossicologici e del dna, ndr) che sarà dirimente perché permetterà di comprendere meglio la dinamica dell'omicidio e come Ailton è stato colpito».

Intanto proseguono le indagini del pm Paolo Del Grosso che faranno luce anche sulle versioni contrastanti tra quanto riferito dall'omicida e quanto raccontano vicini di casa e famigliari. 

«Non ce la facevo più», si è sfogato fin da subito l'anziano imprenditore, raccontando agli inquirenti una situazione «esasperante ed esasperata», con un figlio con cui di fatto conviveva da separato in casa. Uno che lo vessava, chiedendogli soldi in continuazione, perché col suo stipendio (lavorava come tecnico delle caldaie alla Combustoil di S. Secondo) non arrivava a metà del mese. 

Un bisogno di denaro che farebbe pensare a problemi di alcol o droghe. «Non abbiamo prove - avverte cautamente l'avv. Verrastro -: vedremo se emergerà qualcosa dagli esami tossicologici disposti dal giudice. Piero ha però riferito al magistrato che al figlio era stata ritirata la patente perché dopo un incidente stradale era risultato positivo all'alcol test». In ogni caso, nulla di quelle tensioni, vere o presunte, era mai trapelato all'esterno. Romagnollo padre non pare averle mai confidate a nessuno, se non genericamente, lasciando intendere di essere preoccupato per quel figlio incostante e solo. Sull'altro fronte, Ailton, che vicini di casa e famigliari descrivono come cordiale, gentile, solare, pronto ad aiutare il prossimo. Tra i due una distanza sempre più marcata, che nessun dialogo pareva in grado di colmare.

«È l'epilogo di un grande dramma fmigliare»: l'avv. Verrastro lo diceva due mesi fa, lo ribadisce ora. «Col funerale di oggi almeno Ailton potrà riposare in pace». Non altrettanto potrà fare Piero.

In foto, la vittima, Ailton Romagnollo.