Giornata conclusiva del Sinodo Valdese e metodista a Torre Pellice, oggi, venerdì 30 agosto, che ha visto la conferma dell'incarico di moderatora ad Alessandra Trotta. Applauditissimo il suo discorso di chiusura dell'assemblea. Al centro della sua riflessione il tema della necessità del riconoscimento dei diritti ai giovani che vivono in Italia, figli di immigrati, ma anche la necessità di essere chiesa intergenerazionale, capasce di ascolto verso le nuove generazioni e di trasmettere i valori e la fede. "Dobbiamo prenderci cura delle comunità - ha esortato - , fare l'esperienza di legami sociali forti, garantendo al contempo la libertà di espressione di ogni cittadino".
Frequente il riferimento all'impegno nella polis, e all'impegno della chiesa per costruire una società più equa, libera e democratica.
Tanti i temi al centro del sinodo di attualità: a cominciare dalla necessità di "osare la pace" , fino alla critica alla legge sull'autonomia differenziata.
In conferenza stampa si è parlato anche di impegno ecumenico: "È un impegno irrinunciabile, anche quando è difficile. Noi chiese siamo accomunati dal rischio dell'irrilevanza in una società secolarizzata. Insieme possiamo chiederci come dire Dio oggi, non considerando prioritarie le questioni teologiche ma concentrandosi su questi temi che sono al centro della vita dellle persone, credenti e non credenti".