Ieri sera, mercoledì 28 a Saluzzo, nella splendida location del Monastero della Stella si è tenuto il "debutto in società" del Distretto del Cibo della Frutta. Durante la serata di gala promossa con la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo nell’ambito del progetto “Alla Scoperta di un territorio e della sua comunità”, il neo Distretto ha presentato anche il logo ufficiale in cui oggi si riconoscono tutti gli attori del sistema frutticolo locale dell'area Saluzzese-Saviglianese. Il presidente del neo Distretto, Roberto Dalmazzo (sindaco di Lagnasco), nel suo disccorso introduttivo ha illustrato il'importanza di questa nuova "governance multi livello" per rilanciare la frutticoltura locale («bene comune essenziale per l'economia del territorio con un bacino occupazionale strategico»). Il tema della serata (che ha fatto conoscere la frutta locale in tutte le sue declinazioni) era ” Biancamela: storia, simbologia, arte, musica e scienza di sette meraviglie da gustare”. Le sette meraviglie, naturalmente, la "Frutta del Monviso": mele, pesche, albicocche, prugne, kiwi, pere e i piccoli frutti che sono arrivati sulle tavole imbandite in abbinamento a deliziosi piatti magistralmente preparati dallo chef del ristorante Monviso. Una ottantina i commensali tra cui giornalisti e blogger di settore; tra gli ospiti più illustri giunti al Monastero della Stella c'era anche il giornalista Paolo Massobrio (da 30 anni si occupa di economia agricola ed enogastronomia sui più grandi quotidiani nazionali), oltre a numerosi amministratori locali con rappresentati del mondo agricolo e gastronomico. Il cibo è stato anche abbinato ad un viaggio avvincente tra miti, leggende, fiabe, spettacoli circensi e arte culinaria per far scoprire (ai commensali in sala) il potere evocativo delle eccellenze di un’antica terra (quella del Monviso), tra pianura e montagna. Nei piatti, ovviamente, anche le mele di Cavour e di Barge, due tra i 44 Comuni che fanno parte del Distretto.
La serata è stata organizzata con la collaborazione di Fondazione Agrion (Agricoltura Ricerca e Innovazione) e la partecipazione di ONAFruit.