Da qualche settimana il miele che nasce all’interno della Riserva della Biosfera Unesco del Monviso può fregiarsi del marchio “Miele Biosfera Monviso” stampato o incollato sui vasetti di miele. Il marchio certifica la provenienza del prodotto e impegna i produttori a rispettare alcuni impegni.
Per ottenere il marchio i produttori devono dichiarare che la produzione e ogni fase della lavorazione avvengono entro i confini della Biosfera, un’area di 86 Comuni che va dalle valli del Monviso alla pianura di Fossano, Bra, Caramagna Piemonte, fino all’area collinare di Barolo e Novello. Tra gli obblighi c’è inoltre l’appartenenza ad Aspromiele, l’associazione piemontese dei produttori. Si impegnano poi a garantire «un elevato livello di qualità della produzione del miele, nonché la tracciabilità e la trasparenza delle singole fasi di produzione e trasformazione» che potranno essere verificati da controlli da parte di Aspromiele e del Parco del Monviso.
Insieme al marchio, sui vasetti di miele sarà presente un qr-code. Dopo averlo scannerizzato, il consumatore viene indirizzato sulla piattaforma Feelera, sulla quale può ottenere informazioni sui tipi di miele prodotti, sulle fasi di produzione, e accedere ai siti web dei produttori.
Il progetto è stato realizzato dal Parco del Monviso, che ha il compito di segreteria organizzativa, in collaborazione con il Aspromiele e il Polo Agrifood di Cuneo (un centro per la promozione di ricerca, sviluppo, innovazione, trasferimento tecnologico), grazie al contributo economico della fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
«Un risultato notevole - commenta Dario Miretti, presidente del Parco e del comitato di coordinamento della Riserva della Biosfera del Monviso -. Da oggi tutti i produttori di miele aderenti, quasi venti, potranno informare i loro clienti sull’origine del proprio prodotto, certificandone la provenienza, e allo stesso tempo diventare promotori della Riserva MaB Monviso sul territorio».
Al momento i produttori che hanno aderito sono 18, ma tutti i produttori del territorio della Riserva MaB Monviso possono aderire liberamente.
Nelle valli Po, Bronda e Infernotto sono Nicola Bessone di Crissolo, Matteo Arduino (azienda agricola Lulù) di Paesana, Marco Cravero, Alberto Fino (Apicoltura Volavìa), l’azienda agricola revellese di Mario Andrea Polidoro, Andrea Isoardi di Martiniana Po (azienda agricola Barbalbero), Claudio Anselmo (Apicoltura Happy Bee) a Brondello, Franco Fantone di Envie, Danilo Giorgio Domenico Boaglio di Bagnolo (az. agr. Legace) e infine a Barge Alice Maria Cecilia Orlando e Giacomo Ballari.
Foto Marco Gallian