Andrà a processo ad aprile don Paolo Bianciotto, storico parroco di Madonna di Fatima, a Pinerolo, (oggi ospite di una casa di riposo nel Biellese). Era accusato di appropriazione indebita per una cifra totale di circa 500 mila euro (denaro che secondo gli inquirenti avrebbe sottratto alla sua parrocchia e all'associazione Nuova scuola mauriziana) e circonvenzione di incapace, ai danni di due parrocchiane sole e fragili e del figlio di una di queste, con problemi di salute mentale.
Dopo l'udienza preliminare che si è tenuta oggi, il giudice ha disposto il rinvio a giudizio per la circonvenzione (e fissato l'udienza al 16 aprile del prossimo anno davanti alla Quarta sezione penale d Tribunale di Torino), ma ha dichiarato il non luogo a procedere per le appropriazioni, non essendoci la querela di parte. Una decisione che per altro era prevedibile, viste le nuove disposizioni della Riforma Cartabia, e che l difensore di don Biancioto, avv. Simone Chiappori, ci aveva già anticipato. «Per le due appropriazioni era l’esito che ci si attendeva, mentre sulle altre accuse non resta che prepararci per l’attività dibattimentale, fiduciosi di riuscire a far emergere come effettivamente sono andate le cose», commenta il legale che, vista la mole degli atti e documenti da visionare, è ora affiancato dal collega Wladimiro Lanzetti.
A sostenere l'accusa, il pm Francesco Pelosi. Una sola la parte civile costituita, il figlio dell'anziana E.B.
In foto, l'interno della Chiesa di Madonna di Fatima.