Gian Carlo Caselli e don Luigi Ciotti sono ufficialmente cittadini onorari di Vinovo, una cerimonia che chiude un cerchio composto da tante attività di valenza sociale portate avanti da loro con diverse presenze sul territorio negli ultimi tre decenni. Sala riempita da vinovesi e non, con ospiti illustri e diversi amministratori pubblici di enti superiori e comuni, nonché associazioni; inizio con filmati di alcuni passaggi storici di loro e altri operatori nella lotta alla mafia, e standing ovation al loro ingresso.
APERTURA
Dopo l' apertura del vice sindaco Maria Grazia Midollini, sul palco rappresentanti del consiglio comunale dei ragazzi che hanno proposto alcune letture legate alla promozione della cultura come antidoto alle diverse mafie, e dell'importanza di fare memoria per costruire un futuro da persone responsabili e con il coraggio da inserire nel quotidiano. Mentre Cordelia Lagattolla dell'associazione VinovoLab - attiva in ambito sociale - ha sottolineato il valore di due esempi che spronano tutti noi.
PROMOTORI
Tortello Sparviero portavoce di chi ha richiesto l'onorificenza , ha ringraziato l' intero consiglio comunale per la delibera, e senza minimizzare la propria emozione ha ricordato quanto i due ospiti siano stati presenti in Vinovo, e qui come in tutta Italia " loro sono e saranno esempi di grande importanza".
AUTORITÀ VINOVESI
Da Don Enrico Perucca un aneddoto "ricordo una lettura di una lunga intervista di don Ciotti quando avevo 13 anni, li' ho capito cosa significa spendersi per gli altri". Il sindaco Gianfranco Guerrini ha ringraziato" in consiglio comunale ultimamente si litiga parecchio , ma il consiglio intero è presente ed ha votato la delibera delle cittadinanze per loro che non sono ospiti, hanno dato molto alla nostra Nazione e al nostro paese. Difficile trovare parole per due pilastri della Giustizia, senza loro la nostra società sarebbe ancora più ingiusta. Le parole sono belle, loro hanno fatto una vita di fatti e quindi siamo noi ad essere onorati ad avere loro nella nostra comunità ". Passando alla cerimonia ufficiale con le motivazioni di alto profilo per la loro via di aiuto al prossimo e denuncia
GIAN CARLO CASELLI
"E' un riconoscimento che mi onora per il lavoro fatto e che condivido con tutti coloro che hanno lavorato con me, alle Forze dell' Ordine, e alla società civile che ha dato il suo contributo" . Poi ha ripercorso parti della sua carriera ricordando "l'importanza della società civile fondamentale a Torino contro le Brigate Rosse e a Palermo contro la mafia, le mobilitazioni spontanee importanti per il sostegno alle azioni di chi opera nella giustizia senza rinunciare ad esser critici quando serve. Ricevere questa cittadinanza ha un valore importante anche perché condivisa con Luigi".
DON LUIGI CIOTTI
"Rappresento un noi, il Gruppo Abele e le sue tante follie, riferimento da mezzo secolo per gli ultimi e i poveri, chiunque fossero. Bello condivire con Caselli e la sua famiglia, moglie e figli , che con lui hanno fatto una scelta forte e che impone alti prezzi". Poi ha invitato a non dimenticare "la profezia di don Luigi Sturzo, che diceva che la mafia ha radici in Sicilia e la testa a Roma, e risalirà al nord e oltre le Alpi". E ancora "assistiamo ad un deponteziamento dei servizi, della lotta al lungo elenco di canali che fruttano alla mafie, certo sparano di meno ma l'idolatria del denaro e l'economia inquinata e parte di politica favoriscono mafie globalizzate e meno bisogno di violenza". Poi ha scherzato" ho studiato e diventare concittadini di una lunga serie di cardinali della famiglia Della Rovere, mi fa pensare che questa è una città di santi". Chiudendo poi scherzando e ricordando altri personaggi della storia vinovese, e del lavoro svolto congiuntamente in Costa D' Avorio da Gruppo Abele e Vinovo for Africa.
SALUTO FINALE
Pubblico in piedi per un lungo applauso, commozione al termine di una bella serata di impegno perché esserci era importante.