Il Consiglio dei Ministri ha approvato il rinvio del blocco dei desel Euro 5 al 2025. Il 15 settembre sarebbe entrato in vigore in 76 Comuni del Piemonte, Pinerolo compresa.
Lo stop degli Euro5 è rimandato al 1° ottobre 2024 nelle città con più di 30 mila abitanti con una adeguata rete di trasporto pubblico. Dal 2025 il blocco scatterà per tutti.
«L’obiettivo più importante nel più breve tempo possibile - scrive il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin - era quello di scongiurare il blocco dei veicoli Diesel Euro5 in Piemonte a partire dal 15 di settembre. Ci siamo riusciti ma la soluzione non era semplice e il risultato per nulla scontato».
Il decreto, scrive il ministero, prevede la revisione e l’aggiornamento dei Piani sulla qualità dell’aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l’Accordo di Programma, al fine di riesaminare i contenuti dei provvedimenti adottati alla luce dei risultati già conseguiti di riduzione delle emissioni inquinanti. «Nelle more degli esiti di tali valutazioni, le misure di limitazione della circolazione di veicoli di categoria “diesel Euro 5”, possono essere attuate esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024 e in via prioritaria nei comuni superiori ai 30.000 abitanti, dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute. Facoltà che viene meno e che diventa un obbligo a partire dal 1° ottobre 2025, sempre nei comuni con le caratteristiche appena citate».
«Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all'intero Governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l'intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte - ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio - Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del Governo, che è prontamente intervenuto con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte”.
“Questo risultato - ha proseguito il presidente - è il frutto del lungo e complesso lavoro fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente dai tecnici della direzione regionale e di Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr: in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute. Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».
Dopo aver ricordato che «abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024, abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti, su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro» e che a questo si aggiungono gli interventi del Superbonus 110 per cento, che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici», l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati ha annunciato che «ora, come richiesto dal Governo, siamo pronti per rivedere il Piano tutela dell'aria del 2019 per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro5».
Foto Costantino