Gli uomini del Soccorso alpino della Valle d'Aosta, a bordo di un elicottero, hanno individuato questa mattina i corpi dei due alpinisti di cui si erano perse le tracce agli inizi di luglio nell'area del Monte Bianco. Le vittime della tragedia, come molti ricorderanno, erano figure assai note nell'ambiente alpinistico pinerolese: si tratta di Maurizio Crosetti, 48 anni, per tutti "Bill", e Dino Ruotolo, torinese di 63. Il primo viveva con la moglie e i due figli a Bricherasio ed era un alpiista di grande esperienza, così come il compagno. I due il 10 luglio scorso si trovavano in cordata lungo la Cresta del Brouillard, una via molto impegnativa che porta alla cima del Monte Bianco, quando, pare a causa di un distacco di neve, si erano trovati in difficoltà nel proseguire la scalata e avevano chiamato il Soccorso Alpino.
L'elicottero sopraggiunto non era però stato in grado di trarli in salvo a causa delle forti raffiche di vento. I due avevano quindi comunicato di essere in grado di trascorrere la notte in quota e che avrebbero ripreso l'ascesa verso la cima la mattina seguente. Da quel momento però i contatti si erano interrotti e i successivi sorvoli, anche a causa del cattivo tempo, non erano stati in grado di individuarli. Dopo alcuni giorni le ricerche erano state sospese e la certezza che qualcosa di irrimediabile fosse accaduto si era fatta via via più concreta.
Secondo quanto comunicato dal Soccorso Alpino valdostano i corpi dei due alpinisti sarebbero precipitati dalla cresta del Brouillard per alcune centinaia di metri. Lo scioglimento della neve per il grande caldo di questi giorni, all'alba di oggi, a quasi un mese e mezzo dalla tragedia, ha consentito di individuare indumenti e materiale alpinistico compatibili con la presenza di due corpi senza vita. Appena le condizioni meteo e di stabilità del pendio lo consentiranno, si procederà al recuperi delle salme, assicurano i soccorritori.
In foto, Ruotolo a sinistra e Crosetti a destra.