Sindacalisti, politici e qualche cittadino: una cinquantina di persone questa mattina si è radunata davanti all’ex municipio, in piazza Umberto I ad Orbassano, e ha partecipato al presidio sul dramma dei 137 lavoratori di Afs Service, società che lavora in monocommittenza per Amazon e che a fine mese chiuderà i battenti. Il gigante dell’e-commerce americano non ha rinnovato il contratto di fornitura lasciando a casa i lavoratori.
«Dipendenti - dice Giovanni Milesi, sindacalista responsabile Cgil zona ovest - che dal primo agosto resteranno senza lavoro. Parliamo di un’impresa che il lavoro ce l’ha, che riorganizza continuamente la propria rete logistica. A noi sembra naturale che nel nuovo sito di via Agnelli a Orbassano sarebbe naturale che Amazon si faccia carico dei lavoratori di Afs e che questi abbiano precedenza nell’assunzione. Parliamo di persone che lavorano con un metodo di lavoro esclusivo di Amazon e quindi già formate professionalmente. Chiediamo che la sindaca si faccia portavoce di questi lavoratori».
Presenti all’assemblea pubblica, anche quasi tutti i consiglieri comunali di minoranza. Luca Di Salvo, capogruppo del Pd a Orbassano, traccia una cronistoria della vicenda Amazon: «Visto che l’impatto ambientale e di traffico era sulla nostra città, abbiamo chiesto garanzie per il territorio orbassanese sotto il profilo occupazionale – dice – In Conferenza di servizi si parlava di una proposta di 250 lavoratori fino a tre turni». Presenti anche i consiglieri regionali Diego Sarno (Pd) e Sarah Disabato. Con loro la senatrice penstellata orbassanese Elisa Pirro.
«Stiamo assistendo – dichiarano gli esponenti del Movimento 5 stelle in una nota congiunta – a un progressivo impoverimento del lavoro e dei diritti dei lavoratori. È imbarazzante il silenzio della maggioranza. Presenteremo in Senato un'interrogazione al ministro del Lavoro, chiedendo che sia convocata Amazon insieme ai lavoratori. Così si dimostra di tutelare i diritti dei lavoratori e i posti di lavoro».
«Stiamo seguendo con attenzione l’evoluzione della procedura di chiusura di Afs – spiega la sindaca Cinzia Bosso in una nota – Abbiamo approvato nell’ultimo Consiglio un Ordine del giorno sancendo la piena solidarietà e vicinanza ai lavoratori coinvolti. Proseguiremo a tenere la situazione sotto controllo continuando ad agire per tutelare i lavoratori e le loro famiglie».