A Rivalta finisce tra le polemiche il tanto partecipato quanto discusso consiglio comunale aperto dedicato alla Tav. Nel corso dell’assemblea, orfana del commissario straordinario Calogero Mauceri per sopraggiunti problemi personali, gli ingegneri di Rfi (Rete ferroviaria italiana) hanno esposto le principali novità e i problemi attualmente in studio nel corso del progetto, come le interferenze della cosiddetta “duna” con le arterie stradali di via San Luigi e della variante del Dojrone. Inoltre, i tecnici della società Meta (Mobilità, Economia, Territorio, Ambiente), cui il Comune si è rivolto per consulenza, hanno rassicurato sulla bassa densità di fabbricati a uso residenziale nelle prossimità del tracciato.
È poi seguita la relazione dei membri della commissione tecnica dell’Unione montana Valle Susa, presenti come esponenti delle ragioni del Comitato No Tav, che hanno invece messo in guardia in merito a problematiche economiche e ambientali della tratta ferroviaria Torino-Lione. Infine, i numerosi cittadini presenti hanno potuto prendere la parola, come previsto dalla formula di adunanza aperta, esponendo le loro critiche e preoccupazioni nei confronti del progetto e chiedendo di ottenere risposte. Risposte che il sindaco Sergio Muro ha tentato di fornire, prima che la crescente contestazione impedisse di proseguire oltre e spingesse il presidente del consiglio comunale Giuseppe Tommasino a chiudere la seduta. «Mi spiace notare come, su questi temi, sembra che chi non è proprio allineato risponda a interessi più alti o manchi di libertà di pensiero», ha commentato il primo cittadino.