Boccata d'ossigeno per i circa 7.600 "morosi incolpevoli" che abitano nelle case di edilizia popolare che non sono riusciti a pagare nemmeno la quota minima (il 14 per cento del loro reddito) lo scorso anno. Per "morosi incolpevoli", si intendono appunto quelle persone che non per cattiva gestione del proprio bilancio, o per indolenza, ma per reali situazioni oggettive e con un Isee inferiore ai 6.500 euro, non riescono a far fronte ai pagamenti.
La Regione, infatti, su proposta dell’assessore Caucino, ha deciso, con una delibera approvata la settimana scorsa, di prorogare il termine di pagamento della quota, necessaria per essere considerati morosi incolpevoli, dal 31 marzo al 30 giugno.
Gli Enti gestori, sempre secondo le indicazioni della nuova delibera, comunicheranno alla struttura regionale competente l’ammontare della morosità incolpevole maturata dai rispettivi assegnatari entro il 31 luglio.
«Sono ben consapevole - spiega l’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino - che esistono situazioni di grave disagio sociale, dovute alla mancanza del lavoro, alla sottooccupazione e all’aumento del costo della vita, favorito dall’inflazione e dal rincaro dei beni di prima necessità, primo fra tutti l’energia. Con questa delibera andiamo ad allungare i tempi di pagamento consentendo a tante persone oneste di mettersi in regola».
28/03/2023 - 15:35