Con una nota sulla loro pagina Facebook, i Marlene Kuntz hanno confermato il concerto in programma per sabato 25, alle 21, al teatro Magda Olivero di Saluzzo.
Ieri, giovedì 23, la band è stata colpita da un lutto. Luca Bergia, 54 anni, uno dei fondatori dei Marlene e per molti anni batterista del gruppo, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione. Le cause della morte non sono ancora state rese note.
«Sei stato l'anima leggera della nostra band - hanno scritto i membri del gruppo -. La tua ironia sagace, i tuoi giochi di parole, la tua prontezza di riflessi, la tua sensibilità nascosta, la tua bontà, erano necessari alla sanità del nostro piccolo, orgoglioso ecosistema. Un ruolo necessario che ha reso incorruttibili questi anni gloriosi».
Poi sulla scelta di confermare il concerto: «"Come la fai la sbagli", e noi cercheremo di ignorare coloro che avranno modo di ridire sulla nostra scelta. [...] Tanto vale che sia il cuore a dettar legge. Il nostro cuore ha le sue ragioni, e sono forti. [...] Desideriamo suonare per te. L'arte ha il dovere di proseguire, di fare la sua parte, con la sensibilità che le è congenita, in grado di chiarificare il dolore a qualsiasi grado esso si manifesti. Tu Luca hai sublimato il tuo per molto tempo, da un certo punto in avanti, creando insieme a noi così tante canzoni, e circa due anni fa non ce l'hai più fatta. Lo vogliamo fare noi per te, ora che non ci sei più, e vogliamo farlo ora, proprio nei pressi della tua morte, per quanto sarà difficilissimo. Hai vissuto 35 anni di amore per la musica, e non possiamo altro che pensare che se in questo momento sei da qualche parte, reattivo con la tua coscienza, il nostro concerto per te non possa che regalarti un sorriso di intima gioia. Hai vissuto per la musica, e noi ti doneremo ancora un po' di quella vitalità che ti era così necessaria. Il concerto poteva essere spostato, non c'erano vincoli contrattuali di sorta, e avevamo già l'alternativa da valutare: ma siamo convinti del valore estremo di questa scelta, proprio nel momento della massima emotività in gioco per tutti noi».
Foto: Michele Piazza