Durante il quarto giorno di mobilitazione a seguito dell’avvio dei sondaggi geognostici per la linea Torino-Lione, gli attivisti del Comitato No Tav di Rivalta si sono radunati in piazza Gerbidi, per poi attraversare le vie del centro e raggiungere, infine, il palazzo comunale di via Balma. I manifestanti hanno sfilato “armati” di pentole e mestoli, utilizzati nel simbolico tentativo di risvegliare i cittadini rivaltesi e l’Amministrazione comunale. Oltre alle preoccupazioni già espresse in passato, i membri del Comitato hanno inoltre denunciato la presunta violazione di proprietà privata e la militarizzazione che hanno accompagnato i carotaggi nell’area di Cascina Romana, a cui avrebbe fatto seguito il rilascio di sostanze chimiche dannose utilizzate per le trivellazioni nei canali della zona. Da qui la decisione di rafforzare le azioni di protesta, in modo da rendere Rivalta «una piccola Stalingrado».
09/03/2023 - 09:17