È stata posata questa mattina, in occasione del Giorno della Memoria, la prima pietra d’inciampo di Orbassano in ricordo dell’ex deportato Beppe Berruto. Nei pressi dell’abitazione di via Monti, all’angolo con via Puccini, dove risiedette fino alla scomparsa nel marzo del 2004, è stata posta anche una targa in ricordo dell’orbassanese che fece della sua vita una missione di testimonianza raccontando con semplicità ed immediatezza le atrocità della sua esperienza a Dachau. Nato a Torino nel ’27, venne arrestato sul posto di lavoro a 17 anni a causa della sua attività antifascista e poi mandato prima a Bolzano, poi presso un campo di rieducazione a Reichenau. Tentò di scappare ma venne ripreso e condotto prima in un campo di punizione a Dusseldorf e successivamente in un campo di lavoro in Turingia. Poi finì nella fortezza di Ingolstadt e, il 19 aprile del ’45, a Dachau. Liberato dalle truppe americane, tornò a casa il primo giugno dello stesso anno. Dopo il pensionamento, tra il 75 e l’85 diventò consigliere nelle file del partito comunista ed assessore prima ad Orbassano e poi a Bruino.
27/01/2023 - 16:12