Si è concluso oggi a Torre Pellice il Sinodo della chiese valdo-metodiste che si è aperto domenica scorsa, riunito per i primi tre giorni in Assemblea anche con la Chiesa battista.
Confermata Alessandra Trotta, diacona e avvocata, nel ruolo di moderatora della Tavola valdese, il massimo organo esecuivo della chiesa. Nel discorso finale la moderatora ha sottolineato il bisogno di concretezza dell'impegno delle chiese protestanti, che deve superare ogni tipo di alibi, e del rinnovo dell'impegno nella società, "un contributo, non solo di parole ma di partecipazione e azione concreta nei dibattiti culturali e sociali e nelle lotte su temi importanti come quello della cura degli anziani e del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente, della costruzione della pace e della democrazia”.
Proprio sul tema del lavoro in Sinodo si è espresso questa mattina con un documento di otto punti, esprimendo forte preoccupazione per le gravi conseguenze sociali e spirituali dell’attuale crisi, che si manifesta in Italia in forme di cattiva occupazione (irregolare o poco garantita), crescita della precarietà, incremento del divario fra nord e sud, disuguaglianze fra uomini e donne e ritardo dei giovani nell’inserimento lavorativo - e, dunque, nel raggiungimento di un’autonomia economica e sociale. A tal proposito chiede il riconoscimento di un salario minimo, il superamento della logica della frammentazione e privatizzazione dei trattamenti e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, la promozione e sperimentazione di meccanismi di garanzia di informazione trasparente e di partecipazione così come la promozione di politi che migratorie che sappiano affrontare in modo coerente, sistemico ed umano la complessità dei fenomeni di mobilità delle persone fra i Paesi e all'interno del nostro, disciplinando adeguatamente il riconoscimento dei titoli, la mobilità pensionistica di ritorno, l’apertura di flussi, le stagionalità, i ricongiungimenti familiari. Nel documento approvato si sottolinea anche la necessità di accelerare i processi di transizione ecologica.
Al termine della conferenza stampa è stata ricordata la figura di Lidia Poet, prima avvocata d'Italia, nel giorno della sua nascita (26 agosto 1855).