"La stregoneria nell’area intra alpina delfinale e sabauda" è il tema del XVIII convegno storico al Lago del Laux, che da sempre si svolge nel primo sabato d’agosto, il 6 per la precisione.
La conferenza si svolgerà con la costruzione di una mappa e di una cronologia, a partire dai documenti e dalle testimonianze preservate, sulle persecuzioni finalizzate alla distruzione della stregoneria nelle Alpi del versante piemontese, isolando lo studio locale dal contesto più generale di massiccia caccia europea a streghe e maghi.
Fra le vittime ci sono stati autori e autrici di fatture e sortilegi, piccoli truffatori e truffatrici che abusavano della credulità popolare, leggevano le mani, predicevano il futuro, vantavano poteri magici, promettevano di far rintracciare oggetti perduti o recuperare un amore spento. Però, nella maggior parte dei casi, streghe, stregoni e maghi vennero accusati di condotte fantasticate: diffondere le epidemie, far morire i bambini, provocare aborti nelle donne e negli animali domestici o carestie o siccità, fare voli notturni, danzare con il diavolo; e una prova di colpevolezza è stata talora che la strega, sottoposta a ispezione corporale, mostrasse sul corpo una "voglia" prodotta dai suoi commerci sessuali demoniaci.
I verbali dei processi dell'Inquisizione restituiscono confessioni estorte spesso sotto tortura, in cui i protagonisti non comprendono le domande e rispondono fraintendendo il contesto e restituendo un immaginario di credenze popolari spesso di matrice pre-cristiana.
La stragrande maggioranza degli imputati della stregoneria erano donne. Il convegno ambisce a una lettura anche al femminile, che analizza le radici della persecuzione delle streghe nelle nostre valli, conseguenza di una demonizzazione del corpo femminile considerato impuro e di una cultura e società di matrice patriarcale. Additati come stregoni erano spesso "stranieri" di passaggio o nuovi arrivati, respinti come elementi estranei e quindi accusati di qualunque illecito.
Il convegno di sabato 6 al Laux, nella sua originaria attenzione ecumenica, si occuperà altresì di alcuni momenti in cui la credenze distorte penetreranno e saranno accolte anche nelle valli valdesi.
IL PROGRAMMA
• Inizio alle 9,30, presiede e introduce il prof. Grado Giovanni Merlo.
Interventi su "Le raffigurazioni della stregoneria negli interrogatori dell’inquisitore Antonio de Septo" (Chiara Povero), "Dalla punizione della fattucchieria al crimine di stregoneria nell’area intra alpina delfinale e sabauda" (Piercarlo Pazé), "Le accuse di stregoneria ai valdesi e le credenze valdesi sulla stregoneria" (Daniele Tron), "Interpretare le vite degli altri. La stregoneria ereticale nella valle della Dora Riparia tardo medievale" (Luca Patria).
• Dalle 14,30 "Streghe e stregoni nella Val Dora negli anni Quaranta del Quattrocento" (Valerio Coletto), "La stregoneria al femminile: Giovanna di Cavoretto, Maria di Gotto e le altre…" (Carla Sclarandis, Isa Demaria e Elisa Gosso in dialogo), "Le streghe (e non solo) della Val San Martino" (Martino Laurenti), "Il frate Biagio Berra e le streghe" (Giancarlo Comino).
L’incontro si svolge sotto la tensostruttura allestita nell'area di fronte al Lago di Borgata Laux, nel Comune di Usseaux.