Da martedì 31 maggio all’8 giugno l’associazione Comunità Energetica del Pinerolese si presenta al pubblico in sei incontri. Serviranno a spiegare al pubblico cos’è una comunità energetica, come funziona, quali sono i vantaggi economici e quelli per l’ambiente, come si può entrare a farne parte.
Gli appuntamenti sono tutti alle 21 e hanno lo stesso contenuto, per cercare di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini. Si inizia martedì 31 a Vigone (Museo del Cavallo); Mercoledì 1° giugno a Frossasco (Museo dell’Emigrazione). Venerdì 3 a S. Secondo (sala consiliare); martedì 7 a Volvera (sala consiliare); mercoledì 8 a Cantalupa (centro congressi); giovedì 9 a Cumiana (sala Vaudagna).
L’obiettivo è veder nascere la prima comunità energetica di enti locali, aziende e privati cittadini, nel Pinerolese, entro la fine dell’anno. I Comuni che già fanno parte del progetto sono 40. I partner tecnici, che hanno permesso di iniziare la progettazione fin dalle primissime fasi, sono Acea Pinerolese, il Politecnico di Torino ed Environment Park. Il presidente è Emanuel Giraudo, consigliere comunale di Scalenghe.
«Siamo agli albori di una rivoluzione - dice Giraudo -. I privati, gli enti e le aziende hanno possibilità di scambiarsi energia con i propri vicini: un concetto completamente diverso da come è concepita oggi la produzione e distribuzione dell’energia, con grandi centrali che riforniscono gli utenti. Una sorta di democratizzazione. Non abbiamo voluto fare le cose di corsa perché la legge è in evoluzione. Al momento non consente la formazione di Comunità Energetiche di grandi dimensioni, ma le modifiche che verranno introdotte a breve lo renderanno possibile. Noi lavoriamo in quella direzione fin dall’inizio perché le Comunità hanno un forte impatto economico, sociale ed energetico che richiede una visione temporale di medio termine».
L’idea dell’associazione è di arrivare a formare sette diverse Comunità Energetiche imperniate su pianura, Valli Chisone e Germanasca, Val Noce e Val Pellice. Quando saranno in funzione saranno in grado di produrre energia elettrica grazie a impianti di energie rinnovabili già in funzione o da realizzare, anche grazie al PNRR; e saranno in grado di scambiarla tra chi aderisce alla rete. Gli utenti pagheranno le bollette normalmente, ma per ogni Kw che viene prodotto e immediatamente utilizzato in rete la Comunità riceverà un incentivo economico dal GSE, la società statale che promuove le energie rinnovabili.