Sarà trasferita nei prossimi giorni al centro “Uomini e Lupi” di Entracque (Cuneo) la giovane lupa Cati, in cura da alcune settimane al CANC, il Centro Animali non Convenzionali della Struttura didattica speciale Veterinaria dell'Università di Torino a Grugliasco, dopo essere stata recuperata in condizioni precarie nel territorio del Parco naturale della Val Troncea a Pragelato.
A comunicarlo è la Città metropolitana di Torino, la cui Funzione specializzata tutela fauna e flora è convenzionata con il centro veterinario universitario di Grugliasco. Dopo la segnalazione giunta al responsabile della vigilanza dell’Azienda Faunistica Albergian, il recupero di Cati era stato effettuato proprio dal personale del CANC impegnato nel progetto “Salviamoli Insieme” per conto della Città Metropolitana di Torino.
«Dopo le cure intensive a cui è stato sottoposto e dopo un intervento chirurgico di curetage, l’animale riesce ora ad alimentarsi e a muoversi, ma necessita di spazi più ampi di quelli che può offrire la clinica veterinaria di Grugliasco» spiegano i venerinari. Una sua reimmissione nell’ambiente naturale sarebbe quindi problematica, perché le gravi ferite alla testa provocate da morsi, che presentava al momento del recupero, indicono gli esperti a ritenere che fosse stata allontanata da un branco. «Dopo i primi giorni di ricovero, in cui le sue condizioni erano gravi, Cati ha cominciato ad alimentarsi e le ferite alla testa hanno cominciato a rimarginarsi. Tornata in forze, la giovane lupa può ora muoversi in un ambiente più ampio, anche se protetto» annunciano i veterinari.
La lupa era stata recuperata con la collaborazione del responsabile degli agenti di vigilanza del parco della Val Troncea e di alcuni suoi collaboratori, alla presenza del direttore dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie e sotto la supervisione clinica del veterinario convenzionato con il Parco.