«Saranno due i fattori che condizioneranno il futuro delle nostre zone di montagna: il cambiamento climatico, con l’innalzamento delle temperature, con la conseguente migrazione veritcale verso luoghi più freschi e vivibili come Rorà, ed internet, che ormai permette a molte persone, delle più disparate professioni, di lavorare anche da remoto. Tutto ciò si tradurrà in un ripopolamento delle aree collinari e montane». Parole di Luca Mercalli che, presente ieri sera a Centro Odetto di Rorà al "Clima Talk", ha dipinto scenari che potrebbero presentarsi presto davanti ai nostri occhi. Nella cornice del progetto Alcotra Cuore delle Alpi, si è tornati a parlare di cambiamento climatico, resilienza e di servizi ecosistemici nel partecipato incontro (la sala rorenga era gremita) nell'incontro promosso dal GAL Escartons e Valli Valdesi e dal Comune di Rorà. Mercalli, assieme a Susanna Gardiol del GAL Escartons e Valli Valdesi, ha sottolineato «l'importanza delle amministrazioni e dei sindaci nel gestire questi cambiamenti che interesseranno i piccoli comuni di montagna: sarà necessario mettere dei paletti per evitare che si passi, in maniera repentina, da un ripopolamento ad un sovrappopolamento di aree sensibili. È necessario pianificare il futuro, cercando di diventare il più possibile resilienti ed autosufficienti». La serata ha visto inoltre l'interessante intervento di Davide Murgese di Seacoop che ha presentato, assieme alla sindaca Claudia Bertinat, le azioni pilota del Gal finalizzate alla gestione dei servizi ecosistemi come strategia per incrementare la resilienza del territorio ed il caso di studio di Rorà. Nella foto di Matteo Arnoul, Luca Mercalli e la sindaca di Rorà Claudia Bertinat.
07/05/2022 - 09:54