«Sono venute meno le condizioni propriamente politiche per continuare un progetto sottoscritto e portato al voto dagli elettori. Troppe le forti spinte identitarie dei rispettivi gruppi della coalizione e il livello di conflittualità che ne è derivato. Troppe le divisioni non ricomposte»: con queste parole il sindaco di Piossasco Pasquale Giuliano questa mattina si è dimesso.
Eletto nel giugno del 2019 con una coalizione di centrosinistra, si chiude anzitempo il mandato del primo cittadino, 60 anni, infermiere in pensione. Nella comunicazione protocollata questa mattina, dopo aver elencato la «grande mole di lavoro fatta in questi 33 mesi di Amministrazione» spiega le cause del suo abbandono: «Ho sopravvalutato le mie capacità di mediazione e sintesi delle diverse proposte che venivano elaborate. Insufficienti sono stati considerati i molteplici percorsi di integrazione tra Giunta-consiglieri-gruppi di maggioranza nonostante le riunioni. È mia la responsabilità per non aver scelto il modello dell’uomo “solo al comando”. È una sconfitta politica».
Giuliano conclude la sua lettera di dimissioni ringraziando i tanti cittadini che gli hanno permesso di vivere una «esperienza straordinaria». «Ho davvero messo tutto me stesso per onorare la loro fiducia: testa, cuore, pancia, tanta passione. Non è bastato». Le dimissioni di Giuliano diventeranno efficaci ed irrevocabili il prossimo 7 aprile, trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione. Di lì in poi si avvia la procedura di scioglimento del Consiglio Comunale e la successiva nomina del Commissario prefettizio che avrà il compito di traghettare la città di Piossasco alle prossime elezioni amministrative.
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