«È inammissibile che una località come Pragelato si veda togliere il proprio medico presso la sede del 118», dichiara il vicesindaco Mauro Maurino. Lo scorso 5 ottobre, infatti, era giunta comunicazione ufficiale in merito alla sospensione del servizio durante la settimana (dal lunedì al venerdì), durante la quale sarebbe invece garantita l’esclusiva presenza di un’ambulanza con l’infermiere.
Lo scorso 12 novembre il sindaco di Pragelato Giorgio Merlo e il vice sindaco Mauro Maurino hanno scritto alla Città della Salute e della Scienza di Torino, responsabile del servizio 118, e all'Asl TO3 per sollevare un problema che non sembra trovare soluzione a breve. «Al momento, Pragelato non sa se e quando riavrà il proprio medico, in quanto la sospensione è dettata a tempo indeterminato».
Prosegue Maurino: «Noi comprendiamo benissimo le difficoltà del periodo e i cambiamenti messi in atto dall’emergenza Covid, che presuppongono per forza di cose una riorganizzazione del sistema - aggiunge il vicensindaco -, ma troviamo inaccettabile che non vi sia una pianificazione per il futuro.
Come ricorda lo stesso vicesindaco, «la sede pragelatese è molto importante, in quanto funge da punto di riferimento per tutti i comuni sopra Perosa Argentina, estendendo addirittura il servizio fino a Cesana, dove subentra il distretto della Val di Susa. Si tratta di un territorio molto esteso, quindi la nostra base è strategica».
«Oltre a ciò - prosegue Maurino -, riteniamo opportuna un’adeguata remunerazione per i medici che vengono in montagna, le cui prestazioni non possono assolutamente essere equiparate a quelle di un medico di città. Sono tutti aspetti estremamente importanti per garantire un servizio degno alle zone limitrofe. Noi, come Comune, ci siamo sempre accollati i costi della struttura medica di Pragelato, abbiamo messo in campo tutte le nostre forze affinché il servizio venisse sempre garantito. Queste nuove decisioni, quindi, non ci stanno bene. Ma non solo a noi, non stanno bene all’intero territorio, ai cittadini».