Dopo la lettera inviata la settimana scorsa dal presidente dell'Unione dei Comuni Valli Chisone e Germanasca Marco Ventre, anche l'Uncem (Unione nazionale Comuni comunità enti montani) ha preso posizione circa l'intenzione dell'Agenzia del Demanio con la Soprintendenza di assegnare il Forte di Fenestrelle con un bando pubblico: «Uncem ha appreso la possibilità con particolare sorpresa e forte contrarietà».
Il presidente nazionale Marco Bussone e quello piemontese Roberto Colombero si spiegano meglio: «Fenestrelle come Exilles non sono vendibili e gestibili da chi non conosce e capisce il territorio. Un bando sarebbe un affronto grave al territorio e alle istituzioni».
Il bando annunciato al sindaco di Fenestrelle nelle scorse settimane dovrebbe assegnare la concessione per un periodo ponte di sei anni, dopo la scadenza di quella di 19 anni all'associazione Progetto San Carlo Onlus e l'ulteriore rinnovo fino al 31 dicembre.
La decisione del Demanio era stata anticipata insieme a quella di respingere la richiesta del Comune di acquisizione del Forte di Fenestrelle sulla base della legge sul federalismo demaniale: «Non è a nostro giudizio accettabile che Soprintendenza e Demanio ritengano unilateralmente - senza alcuna azione politica e istituzionale, senza dialogo e confronto - che il Comune di Fenestrelle non abbia le risorse tali da garantire gli interventi strutturali e che quindi venga previsto un bando ponte, pesando molto l'offerta economica e non quella progettuale, gestendo l'ordinario. Unilateralmente viene esclusa la volontà del territorio, vengono tagliati fuori i Comuni, Unioni montane, Istituzioni territoriali. Vengono buttati fuori dal forte gli attuali gestori».
Il 19 ottobre Ventre aveva chiesto a nome dei sindaci del territorio di riconsiderare l'idea del bando e di disporre una proroga a favore dell'associazione San Carlo per un periodo di almeno tre-quattro anni, subordinando tale concessione alla stipula di un protocollo d'intesa «che impegni tutto il territorio, ovvero l'ente Comune di Fenestrelle, l'Unione dei Comuni Val Chisone e Germanasca, la Città metropolitana di Torino e la Regione, ad affiancare la futura gestione in modo vincolante dal punto di vista della progettualità futura e della predisposizione di una nuova ed integrativa offerta turistica, storica e paesaggistica».
Di fatto Ventre chiedeva una correzione di rotta al Demanio, solo in parte in linea con la volontà del sindaco di Fenestrelle Michel Bouquet. Identica la volontà di evitare il bando a ogni costo, per trovare invece un modello di proprietà e gestione che garantisca il coinvolgimento del territorio. Gli strumenti suggeriti da Ventre sono però molto diversi da quelli proposti dal Comune di Fenestrelle finora, coincidendo piuttosto con quelli auspicati dall'associazione Progetto San Carlo.