L'Agenzia del Demanio Piemonte e Valle D'Aosta ha comunicato al sindaco di Fenestrelle Michel Bouquet e ai funzionari della Regione Piemonte e della Soprintendenza presenti all'incontro di giovedì scorso, l'intenzione di respingere la richiesta di acquisizione del Forte di Fenestrelle avanzata dal Comune e di procedere con un bando per l'assegnazione di una nuova concessione.
Ancora nessun atto ufficiale, da parte del Demanio. Sarebbe però netta l'intenzione di non dare seguito alla richiesta del Comune di Fenestrelle, fatta sulla base della legge sul Federalismo culturale: «È stato detto che il Comune non ha le risorse da garantire gli interventi stutturali - riferisce il sindaco Bouquet - e per questo verrà fatto un bando ponte per una concessione di sei anni, pesando molto l'offerta economica e non quella progettuale, gestendo l'ordinario». I sei anni sarebbero necessari, secondo quanto riferito dal Demanio in quell'incontro «per poter confezionare un buon bando a livello comunitario», riferisce sempre Bouquet, intervenuto all'incontro con il capogruppo di minoranza Marco Bourlot.
Il bando sarebbe proprio l'opzione che il Sindaco e il territorio tentavano di evitare, per il rischio che il Forte (bene faro per la promozione turistica e culturale di un'area ampia delle Alpi Cozie pinerolesi) possa finire a un provato miglior offerente senza instaurare quel dialogo con il territorio ritenuto da molti sindaci e amministratori fondamentale, e carente nei passati 20 anni di concessione.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Dopo un incontro tra i sindaci dell'Unione avvenuto venerdì, ieri sera il sindaco di Villar Perosa e presidente dell'Unione Marco Ventre ha affidato a Facebook il suo commento polemico verso la decisione prospettata: «Non si comprende perché il demanio abbia dato un riscontro negativo alla richiesta del Comune, sostenuta dall'Unione, di acquisire il Forte chiedendo di contro precisi impegni economici ed interventi strutturali sul Forte. Ma allora perché le stesse condizioni richieste al Comune non vengono inserite nel bando di gara, perché non si chiede al futuro gestore di impegnare risorse per gli stessi interventi strutturali?». E annuncia una lettera che proporrà a tutti i sindaci per far sentire al Demanio la loro voce «forte, importante e chiara».
Nell'incontro con il sindaco di Fenestrelle, si sarebbe però concordata, in caso di bando, la possibilità per il Comune di inviare al Demanio una serie di richieste da inserire nel bando stesso («purché conformi alla legge», ovviamente) per tentare di includere in esso anche la possibilità di fare investimenti straordinari per le mergenze nei sei anni di bando, avendo per contro la possibilità di condividere con la nuova gestione le scelte gestionali e di poter creare delle promozioni culturali per il territorio».
Ma la soluzione potrebbe essere un'altra ancora.
Approfondimenti sull'Eco del Chisone in edicola mercoledì 13 ottobre.