Vaccinazioni Piemonte: oltre i 4 milioni, e ora è il turno della fascia 12-15 anni

Vaccinazioni Piemonte: oltre i 4 milioni, e ora è il turno della fascia 12-15 anni
Sabato 10 Luglio 2021 - 11:54

In Piemnte, dall’inizio della campagna vaccinale anti Covid si è proceduto all’inoculazione di 4.039.182 dosi (di cui 1.485.236 come seconde). Un buon risultato: «Più del 93% degli over50 che hanno aderito sono stati già vaccinati con almeno una dose - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -, ma è fondamentale che tutta la popolazione risponda a questa chiamata, perché il vaccino è l’unica vera possibilità di proteggerci dal Covid e dalle sue varianti, garantendo la sicurezza delle nostre vite e del nostro lavoro, senza costringerci mai più a subire nuovi lockdown o limitazioni della nostra libertà”.

E nei prossimi giorni partiranno anche le vaccinazioni agli adolescenti. Da lunedì 12 luglio prenderanno il via le adesioni alla campagna di vaccinazione anti-covid dei pazienti fragili nella fascia di età tra i 12 e i 15 anni per mezzo dei centri e dei medici che li hanno in cura. La somministrazione del vaccino in questi casi avverrà esclusivamente nei centri vaccinali dedicati.
Dal lunedì successivo, 19 luglio, sarà possibile prenotare le vaccinazioni per tutto coloro che appartengono alla fascia di età 12-15 anni direttamente tramite la piattaforma www.ilPiemontetivaccina.it, oppure tramite il proprio pediatra di libera scelta o medico di famiglia.

Da luendì scorso,5 luglio, in oltre  è possibile, sulla piattaforma www.ilPiemontetivaccina.it: anticipare o posticipare la data di somministrazione del proprio vaccino, opzione incolata però alla disponibilità di giorni liberi nelle agende di prenotazioni delle rispettive Asl di appartenenza. È possibile modificare la propria data di convocazione per il vaccino, in caso di necessità per motivi di salute, lavoro, studio o viaggio. La modifica sarà possibile sia per la data di somministrazione della prima dose sia per quella del richiamo, quest’ultimo naturalmente entro il periodo previsto a livello sanitario in base all’età e al tipo di vaccino.

Infine, è stato siglato un un accordo integrativo tra la Sanità regionale e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei Medici di medicina generale del Piemonte per incentivare l’adesione della popolazione piemontese alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 .In particolare, ai medici di medicina generale i cui assistiti over 60, entro il 15 settembre 2021, risulteranno vaccinati nella misura uguale o superiore al 90 per cento, verrà riconosciuto un compenso aggiuntivo di 2 euro calcolato sulla quota capitaria annua dei loro assistiti. Se la copertura vaccinale complessiva dei loro assistiti over 60 risulterà compresa tra l’87 e l’89,99 per cento, la remunerazione scenderà a 1,50 euro, sempre sulla quota capitaria annua complessiva.

Qualora, inoltre, la copertura vaccinale complessiva raggiunta dagli assistiti con età superiore a 16 anni in carico al medico di medicina generale, al 31 ottobre 2021, sia superiore al target del 75 per cento, al compenso aggiuntivo verrà applicata una integrazione di 0,50 euro.

«La numerosità, la diffusione capillare sul territorio e il rapporto di fiducia con il proprio assistito - osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - sono caratteristiche che rendono il medico di medicina generale capace di favorire la più ampia partecipazione della popolazione al programma vaccinale. Fondamentale è sensibilizzare e informare i cittadini per incrementare il livello di adesione alla campagna vaccinale, soprattutto nei confronti dei soggetti “scettici” e “non responder”, verso i quali il medico di famiglia può svolgere un’attività di counseling di notevole efficacia, fornendo loro gli opportuni ragguagli sull’importanza della somministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazioni temporanee alla somministrazione».

Al 6 luglio 2021, i piemontesi con età superiore ai 16 anni che non hanno ancora espresso la volontà di aderire alla campagna vaccinale anti Covid-19 sono 976 mila.

PERCHE' NON CI VACCINA?

Secondo l’indagine del Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola superiore Sant’Anna e dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) sulla propensione della popolazione italiana ad aderire alla campagna vaccinale, il 64,5% della popolazione piemontese intervistata pensa che i rischi legati alla malattia da Covid-19 siano maggiori dei possibili effetti collaterali del vaccino, mentre il 15% non è d’accordo con questa affermazione e coloro i quali non sono né in accordo né in disaccordo sono pari al 20,5%.

La popolazione italiana intervistata dichiara che vorrebbe maggiori informazioni sulla tematica Covid-19 in prima battuta dalle istituzioni sanitarie (54,6%), quindi dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (45,5%) e dai medici specialisti (34,5%), con riferimento in particolare al funzionamento dei vaccini anti Covid-19 ed eventuali effetti collaterali della vaccinazione.

Gli indecisi sulla vaccinazione anti Covid-19 sono circa il 20% degli intervistati, mentre i contrari alla vaccinazione sono il 12%. Gli intervistati dichiarano di essere più incentivati a vaccinarsi in presenza di informazioni corrette più che per il timore di limitazioni.

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Paola Molino