“Non urlare, non urlare”, avrebbero intimato i ladri a Laura Mai, la moglie dell’architetto ucciso, poco dopo essere entrati nell’abitazione della famiglia Mottura. Hanno rotto due stecche della gelosia di una finestra al primo piano ed effettuato un foro nell’infisso per violare le mura domestiche dell’alloggio di via del Campetto 33. L’allarme è scattato immediatamente. La moglie è scesa, trovando i banditi nel salotto di casa, vicino alla libreria. Le hanno intimato di fare silenzio. Poco dopo è arrivato Roberto Mottura (nella foto). Ne è nata una colluttazione. Per guadagnare la fuga dalla medesima finestra di accesso, uno di loro ha esploso un solo colpo di pistola di piccolo calibro, che ha colpito Mottura al basso addome. I ladri sono fuggiti a mani vuote, dopo aver sparato. Sul posto il comandante provinciale, colonnello Francesco Rizzo, insieme al maggiore Marco D’Aleo, comandante della Compagnia di Moncalieri. Sono in corso i sopralluoghi e i rilievi tecnico scientifici da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Torino.
09/06/2021 - 09:27