È stato inaugurato ieri mattina, giovedì 13 a Saluzzo, il nuovo centro di cottura dell’Ospedale, con una capacità produttiva da 700 pasti al giorno. Era presente anche l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi (nella foto con mascherina nera). Il nuovo centro è stato realizzato dalla società Amos con l’obiettivo di «dotare il territorio di una struttura efficiente e centralizzata, organizzata secondo i più moderni processi di conservazione e lavorazione delle derrate per la preparazione dei pasti a favore del presidio ospedaliero di Saluzzo, di quello di Savigliano, della residenza Spada RSA di Racconigi, delle Comunità Alloggio di Racconigi e Cussanio».
Il direttore generale dell’Asl CN1 Salvatore Brugaletta, presente all’inaugurazione insieme ai direttori amministrativo Laura Carignano e sanitario Giuseppe Noto e con il commissario straordinario per il Covid Giuseppe Guerra definisce il progetto «un’acquisizione importante che garantisce qualità ai servizi nel rispetto di degenti e dipendenti, con cibo a cinque stelle. Una gestione efficiente quindi e di primo livello del sistema produttivo, con contenimento dei costi unito al mantenendo di un alto livello di attenzione alla qualità».
Il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni: «Colgo un segnale importante nel processo di integrazione tra le strutture dell’area Nord dell’Asl CN1, che ci permetterà di guardare a un futuro credibile e costruttivo. La coesione sociale messa in campo, richiede che si prosegua, con la riqualificazione di altre parti dell’ospedale, ci sono i supporti finanziari per sveltire i tempi.»
L’assessore Icardi, che poco prima aveva anche visitato il centro vaccinale presso il Pala CRS, ha affermato: «Sappiamo che il cibo è salute, tanto che l’Assessorato alla Sanità, insieme all’Assessorato all’Agricoltura ad inizio di questo mandato legislativo ha voluto aprire un apposito tavolo di confronto dedicato a questo tema, coinvolgendo tutti gli attori della filiera alimentare, dalla produzione del cibo alla certificazione sanitaria. Ringrazio Amos per il progetto di Ristorazione collettiva che a Saluzzo centra l’obiettivo di dotare i presidi ospedalieri e sociosanitari di una struttura organizzata secondo i più moderni processi di conservazione e lavorazione delle derrate, efficiente e centralizzata. Molto importante è anche il rapporto tra le attività della cucina e i prodotti agroalimentari del territorio, all’insegna della qualità e della convenienza a chilometro zero».
I costi per la realizzazione dell’opera sono ammontati complessivamente a 736 mila euro (base d’asta 946 mila), di cui 225 mila per le attrezzature e 511 mila per lavori. Sono 24 gli operatori impiegati: 8 cuochi e aiuto, 4 autisti, 10 addette al servizio mensa, un’impiegata e u responsabile di servizio. Per il servizio mensa, produzione colazioni e lavaggio carrelli di degenza presso l’ospedale di Savigliano sono 14 gli operatori impiegati (addette al servizio mensa).
14/05/2021 - 11:21